ZOE PEDERZINI
Cosa Fare

Cosa fare a Bologna secondo il Guardian

I consigli del quotidiano inglese per un tour tra le bellezze della città

Cosa fare a Bologna? Il Guardian suggerisce di visitare la Cineteca (FotoSchicchi)

Cosa fare a Bologna? Il Guardian suggerisce di visitare la Cineteca (FotoSchicchi)

Bologna, 31 ottobre 2019 - Dieci consigli, o ‘tips’, come vuole la lingua anglosassone, del quotidiano inglese The Guardian su come vivere Bologna al meglio. La dimostrazione che, ancora una volta e sempre di più, il capoluogo emiliano è sulla bocca dei Paesi stranieri come meta di svago, cultura e buon cibo. Il giornalista John Brunton ha intervistato Daniele Monti, guida del Club Alpino Italiano, per un tour tra le bellezze della città.

Al primo posto, anche se i dieci comandamenti del Guardian su cosa fare a Bologna non sono in ordine di preferenza, la Cineteca e il Lumiere di via Azzo Gardino, descritti come “uno dei più importanti poli cinematografici indipendenti d’Italia”. A questo aspetto si aggiunge il ‘mercato ritrovato’ del sabato mattina. A seguire le Serre dei Giardini Margherita. “Un’oasi botanica riaperta dopo anni di abbandono e popolata dalla movida bolognese, forte anche dei 100mila studenti che vivono la città”. “Un posto dove bere un bicchiere di vino o una birra con 4 euro, tra originali vetrate delle serre e piante officinali”, prosegue il quotidiano.

Rimanendo in tema, l’articolo parla di osterie e in particolare del Becco di legno di via Palmieri: “Una delle ultime vere osterie dove poter assaporare una fetta della vera vita bolognese e dove il cuoco si occupa delle pietanza da oltre sessant’anni”. Una garanzia, dunque, da offrire agli stranieri. Al quarto posto Il Cassero, primo edificio comunale che, dal 1982, ospita un centro LGBT. “Un’istituzione locale che ospita esibizioni d’arte, serate musicali e teatrali. Al suo fianco il Mambo, il museo d’arte moderna di via Don Minzoni”.

L’attenta analisi del Guardian prosegue con la meraviglia del vicinato bolognese e arriva a scrutare le pittoresche e caratteristiche vie della Cirenaica. “Non troverete mai un portico in questa zona. Costruita all’epoca di Mussolini come area di residenza per i lavoratori che volevano solo mangiare e dormire, noncuranti dei bei portici. Un melting pot di stili e culture a pochi passi dalla trattoria Da Vito, uguale da mezzo secolo”, recita il testo. Poi non potevano non parlare dell’amore per il calcio e dello stadio Renato Dall’Ara, con un pit stop obbligatorio al bar Billi, la pasticceria del 1833 che, a detta del quotidiano britannico, “dovrebbe essere riconosciuta dall’Unesco”.

Oltre al cibo e all’arte, la città vanta diversi spazi verdi, tra cui il Parco dei Gessi e “a pochi chilometri il ristorante Lago Biacchese dove assaggiare tortellini in brodo o tagliatelle al ragù”. Tra i musei da vedere un posto d’onore viene riservato dal quotidiano britannico al Museo della memoria di Ustica, in via di Saliceto, definito “strano e molto commovente”. Per quel che riguarda la ‘movida’ musicale, invece, per la musica dal vivo, vengono segnalati: il Bravo Caffè e la Cantina Bentivoglio per gli amanti del jazz, il Locomotiv per un sound più rock.

Si passa poi a parlare di mete per gli sportivi e appassionati di trekking, attività sempre più viva in tutto l’Appennino che circonda Bologna. “Da marzo a novembre le guide volontarie portano autoctoni e turisti lontano dalla città, in treno o in autobus, verso sessanta diversi percorsi dove poter camminare immersi nella natura”, si racconta. Infine, vengono consigliati in poche righe alcuni posti economici dove dormire come il moderno Dopa Hostel; periodi particolari in cui visitare Bologna, ad esempio i giorni della TartuFesta; e come arrivare da Londra, anche in treno.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro