Protagonista assoluto il jazz (foto Schicchi)
Bologna, 15 settembre 2018 - Procede a passo spedito la storia de “La Strada del Jazz” che sul palco di via Orefici, prima della scopertura delle stelle in memoria di Charles Mingus (il «contrabbassista di Dio») e di Marco Di Marco (uno dei musicisti cha ha conferito lustro alla città), con Paolo Alberti, creatore del progetto, nelle vesti del mattatore, ha riunito l’assessore Matteo Lepore, il presidente del Quadrilatero Nerio Nanni, Norma Di Marco, vedova del pianista bolognese scomparso un anno fa, Checco Coniglio che ha dedicato a Mingus un assolo per trombone intonando Just a closer walk with thee. Cui si sono aggiunti poco dopo per Lo Stato Sociale Lodo Guenzi e Francesco Draicchio che hanno ritirato dalle mani di Lepore il “Premio La Strada del Jazz” per il secondo posto di Sanremo (FOTO e VIDEO).
Premio contestato nei giorni scorsi sui social da una sparuta minoranza di artisti. «È vera la notizia dei cinquanta milioni di visualizzazioni del video sanremese»? chiede Alberti. «È falsa, ma a noi piace spacciarla per vera». Avanti così, ribatte il patron della due giorni, Bologna sa essere calvinianamente anche la città della leggerezza. Segue la scopertura degli astri, con le foto ricordo dell’assessore assieme a Guenzi e Draicchio.
Grandioso il rendez-vous musicale di oggi in via Rizzoli con la prima tromba jazz italiana Enrico Rava che incontra Mattia Cigalini, Andrea Pozza, Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli.
g.a.t.
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