
Il sindaco ai residenti: "Sarà l’Agenzia territoriale a valutare se coprire il Ravone. Assemblea in Quartiere fissata per il 20 gennaio. E ci saranno altri incontri".
Tutti in un dossier, un dossier per tutti. Matteo Lepore risponde agli alluvionati di via Andrea Costa sul caso del Ravone scoperto che terrorizza i residenti, alcuni costretti ad abbandonare casa propria per la paura e a spostarsi in soluzioni in affitto, con tanto di petizione. Il caso assieme agli altri ancora aperti dopo il 19 ottobre finirà all’interno del plico che il sindaco consegnerà in Regione a gennaio. A valutare la situazione sarà l’Agenzia per la sicurezza territoriale, che ha la competenza sul torrente esondato.
"I tratti che in questo momento restano scoperti sono all’attenzione dell’Agenzia, che dovrà decidere se lasciarli così o se mettere una copertura – chiarisce Lepore –: ho incontrato Michele de Pascale (il governatore, ndr) e gli ho detto che all’inizio del mese consegnerò il dossier per la sicurezza idraulica di Bologna. Ci sono già alcune ipotesi di intervento, come vasche di laminazione a monte che permetteranno di mettere al riparo i corsi d’acqua anche a valle". Focus anche sul nuovo Fondo per l’adattamento climatico, che "non servirà a coprire 200 milioni di euro di interventi, ma per rassicurare la popolazione e garantire che non debba aspettare un anno o due".
Per Lepore una delle priorità è che "sia Bologna a coordinare gli interventi in città". "Anche di questo parlerò con de Pascale", aggiunge il sindaco, che intanto ci tiene a tranquillizzare i cittadini: "Stiamo lavorando per stare accanto alla popolazione. Abbiamo deciso di portare ‘la settimana del sindaco’ al Porto-Saragozza e una prima assemblea in Quartiere ci sarà il 20 gennaio (alle 18.30, ndr) per spiegare cosa è successo a ottobre, quali sono state le cause e come intendiamo operare. Ci sarà poi la possibilità di fare altri incontri specifici". Il summit del 20 gennaio, comunicano da Palazzo d’Accursio, sarà focalizzato sulle vie di Ravone, di Casaglia, del Genio, Zoccoli, XXI Aprile, Valeriani, Orioli, Bastia, Martini, De Coubertin, del Meloncello, Turati, Zannoni e de Rosa. Il dossier, presumibilmente, arriverà in Regione prima.
Il sindaco ha parlato a margine della commemorazione per il 50° anniversario dalla morte di Giuseppe Dozza in Certosa, dove davanti al sacrario ha depositato una corona di fiori. Presenti anche l’ex primo cittadino e oggi deputato piddì Virginio Merola, il neo assessore alla Mobilità Michele Campaniello e la nuova capogruppo dei dem, Giorgia De Giacomi.
"Questo per noi è un appuntamento fisso – prosegue Lepore –, perché Dozza ha ricostruito Bologna. Lo ricordiamo come il sindaco del Dopoguerra che ha governato assieme alla città e l’ha fatta grande. Il 2025 sarà dedicato a lui, così come ai 100 anni dalla nascita di Renato Zangheri e Guido Fanti e ai 20 anni dalla morte di Renzo Imbeni".
Poi, un’ultima chiosa sull’alluvione e sulle parole di de Pascale: "Sono molto d’accordo con lui sul voler cambiare le regole del gioco: l’ultimo anno con Figliuolo (ormai ex commissario alla ricostruzione post alluvione, ndr) non ha dato buoni risultati. E sono d’accordo anche sulla riforma dell’Agenzia territoriale: un ente di tutta la regione non può avere la stessa capacità di chi vive sul territorio".