
Nell’immagine di archivio, controlli della polizia autostradale
Stava trasportando 23 chili di cocaina il corriere della droga fermato e arrestato l’altro pomeriggio dagli agenti della sottosezione della Polizia stradale di Pian del Voglio nei pressi del casello autostradale di Sasso Marconi. Si tratta di un trentenne italiano, incensurato, residente in Lombardia e di origine siciliana, arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’uomo era già stato fermato poco dopo la mezzanotte del 14 ottobre da un equipaggio della Polizia Stradale di Arezzo. In quell’occasione gli agenti avevano sottoposto a controllo l’autovettura Renault Espace alla cui guida c’era l’uomo che, a specifica domanda, aveva spiegato di essere diretto a Roma per il disbrigo di attività di natura privata. Dall’ispezione del veicolo era emerso che l’auto era dotata di due doppi fondi ricavati nella parte anteriore del pianale dell’abitacolo nei quali però non c’era materiale sospetto. I poliziotti avevano quindi permesso al conducente di riprendere il viaggio verso Roma. Gli stessi agenti, insospettiti dalla situazione, avevano però invitato le pattuglie dei turni successivi a prestare attenzione all’eventuale transito dell’autovettura. Un accorgimento che ha avuto il suo effetto, dal momento che nel primo pomeriggio della stessa giornata, un equipaggio della Polizia Stradale di Pian del Voglio ha notato l’autovettura segnalata al casello autostradale di Sasso Marconi dell’Autostrada del Sole. Fermato il veicolo e identificato il conducente, è risultato che si trattava effettivamente dello stesso fermato dai colleghi di Arezzo.
In questo caso però, nel corso dell’ispezione dell’auto, gli agenti hanno notato la presenza di uno scorretto posizionamento del sedile anteriore destro del passeggero, che non risultava bloccato sulla sua sede. Per quest’anomalia il trentenne è stato invitato a condurre l’autovettura presso gli uffici della Polizia stradale per effettuare un controllo più accurato. Ed è qui che, dopo l’ispezione, è stata notata la presenza di alcuni tasti anomali sulla plancia centrale dell’autovettura, che azionavano un marchingegno di comandi di un’apertura automatica di un vano posteriore, nel quale sono stati rinvenuti i primi tre pacchi confezionati di sostanza stupefacente. Poco dopo sono emersi altri diciassette pacchetti occultati in un doppio fondo ricavato tra la carrozzeria e la tappezzeria sottostante il sedile anteriore. Per un totale di 20 panetti del peso complessivo di 23 chilogrammi di cocaina. Materiale sequestrato su disposizione della Procura che ha ordinato l’arresto del trentenne.
Gabriele Mignardi