Bologna Ucraina, la comunità ora trema: "Il mondo fermi Putin"

Domani fiaccolata in piazza Maggiore. Bandiera della pace su Palazzo d'Accursio. Lepore: "Solidarietà a Kharkiv, città gemella, sotto attacco". Zuppi invita a pregare per la pace e convoca una veglia di preghiera

Bologna, 24 febbraio 2022 - I primi messaggi e le telefonate all'alba. La preoccupazione per la madre e il figlio lasciati in Ucraina, da questa notte bersaglio dell'attacco russo su larga scala ordinato dal presidente Vladimir Putin. L'amica che chiama dall'Aeroporto di Kiev e non sa se potrà rientrare in Italia. "Non ho mai pensato che si potesse arrivare a questo punto", ammette Liubov Sandulovych, referente dell'associazione Italia-Ucraina di Bologna.

Matteo Lepore in conferenza stampa
Matteo Lepore in conferenza stampa

"Adesso speriamo nel sostegno dell'Europa e del mondo. Non solo a parole. Devono aiutarci a difendere il nostro paese. Le sanzioni e le minacce non basteranno, bisogna rispondere al fuoco", dice senza mezzi termini Sandulovych, con le parole di chi ormai, da quando otto anni fa è scoppiato il conflitto nel Donbass, è abituato alla guerra. Eppure, anche a lei la voce trema. "Faccio fatica a parlare", confessa. "Ho sentito al telefono i miei cari, mia madre e mio figlio. Non hanno intenzione di andare via, vogliono combattere per il proprio paese. Non si può tornare indietro", spiega. Intanto, riferisce, l'offensiva russa ha preso di mira gli aeroporti. "Putin ci vuole disarmare e vuole isolarci dal resto del mondo, in modo che non possiamo ricevere aiuti", prosegue.

Il Sindaco Lepore: "Domani sarò al presidio in piazza Maggiore"

"Esprimiamo solidarietà nei confronti del popolo ucraino e dei nostri concittadini di provenienza ucraina. Bologna prenderà posizione ed esporremo la bandiera della pace a palazzo d'Accursio". Lo ha detto Matteo Lepore, sindaco di Bologna, introducendo una conferenza stampa a palazzo D'Accursio. "Domani interverrò anche al presidio delle 18 in piazza Maggiore - ha concluso Lepore - invito i cittadini bolognesi, le associazioni e gli studenti a venire. Inoltre scriverò una lettera per esprimere vicinanza e solidarietà al sindaco di Kharkiv, città gemellata con Bologna, ora sotto i bombardamenti russi".

La bandiera della pace a Palazzo d'Accursio
La bandiera della pace a Palazzo d'Accursio

L'invito alla calma ai cittadini ucraini in Italia

"L'Ucraina non è nel caos. Le autorità cercano di tenere la situazione sotto controllo e di calmare la popolazione, anche se non è facile. Io sono più agitata di loro, che adesso sono pronti a difendere le loro case e la loro terra", assicura ancora Sandulovych, dell'associazione Italia-Ucraina di Bologna. Anche dal consolato italiano sono arrivati inviti alla calma per i tanti ucraini che vivono in Italia. Anche perché, spiega Sandulovych, in rete stanno circolando fake news e vecchie foto del conflitto, fatte girare ad arte proprio per alimentare paure e ansia, in una guerra che non si combatte solo con le armi da fuoco, ma anche con quelle tradizionali della propaganda.

"Dobbiamo stare molto attenti. Ma dopo tanti anni di guerra siamo diventati ancora più forti", garantisce la portavoce della comunità ucraina bolognese che in queste ore si è mobilità per  accogliere soldi e beni di prima  necessità da inviare a Kiev. "Lavoriamo per aiutare i nostri cari. Mandiamo tutto quello quello possiamo, anche perché ci saranno tante le famiglie sfollate e tanti i  feriti da assistere. Sarà difficile spedire le cose in Ucraina, ma ci proveremo", promette Sandulovych, che annuncia la partecipazione della comunità ucraina bolognese alla fiaccolata per la pace in programma in piazza Maggiore. "Putin dice di essere intervenuto per difendere i russi del Donbass, che i russi sono perseguitati. Sono tutte bugie, i nostri popoli hanno sempre vissuto assieme nel rispetto. Adesso, invece, anche le donne sono costrette a prendere le armi per difendere la loro terra", conclude.

Russia Ucraina, la mappa dell'invasione
Russia Ucraina, la mappa dell'invasione

Zuppi, domani una veglia di preghiera nella Cattedrale di San Pietro

Matteo Zuppi, cardinale arcivescovo di Bologna, in risposta ai drammatici avvenimenti in Ucraina e raccogliendo l'appello del Papa, invita tutta la Chiesa di Bologna a pregare per la pace. E  chiede a tutte le comunità cristiane di promuovere oggi stesso, per quanto possibile, momenti di preghiera, recita del rosario e suppliche fervorose. Inoltre, convoca tutti domani, venerdì 25  febbraio, alle 20.30, nella Cattedrale di San Pietro, per una Veglia di preghiera (insieme alla comunità cattolica ucraina di rito bizantino presente a Bologna), che si prolungherà con l'adorazione  eucaristica fino alle 23.

Domenica prossima, infine, su invito del Cardinale, la Comunità Ucraina greco-cattolica terrà la divina liturgia in Cattedrale (alle 14) con l'invito aperto a tutti coloro che desiderano unirsi alla preghiera per la pace. Con l'escalation ucraina, Zuppi aveva visitato nuovamente domenica scorsa la parrocchia greco-cattolica di San Michele, nella chiesa dei Leprosetti, al termine della divina liturgia pomeridiana e ha rivolto una accorata invocazione per la pace, "invocando la protezione del cielo su quanti sono segnati dal conflitto e ne portano maggiormente il peso: gli anziani, i poveri, i bambini, i giovani". Nella commozione dei presenti, l'arcivescovo ha chiesto a don Mykhaylo e a tutta la comunità di trasferirsi domenica prossima per la celebrazione della Divina Liturgia nella Chiesa Cattedrale. "Siete nel nostro cuore - ha detto Zuppi - e vi vogliamo nel cuore della Chiesa bolognese". L'invito è per tutti coloro che possono e lo desiderano di partecipare alla divina liturgia in rito bizantino, alle 14 in Cattedrale (valida per il precetto festivo). Zuppi sarà presente al termine della celebrazione, arrivando da Firenze dove parteciperà all'incontro con Papa Francesco dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo.

 

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