
Katia Callegari: «È questo il biglietto da visita che vogliamo mostrare a chi arriva in città?»
In fondo le scale della Galleria 2 Agosto, davanti l’Inail, c’è Katia Callegari: "Non ci sentiamo sicuri per niente – dice –. Siamo arrivati al punto che non contiamo neanche più gli episodi come questo e arrivare sani e salvi all’interno di questo spazio è un terno al lotto". Poi lancia una soluzione: "Si potrebbe mandare via i pusher e gl sbandati e non farli più entrare. Certo, avere un presidio costante nella zona è già un buon inizio, come deterrente. Loro, tuttavia, non dovrebbero più stare qui. Quando le forze dell’ordine vanno via, ritornano i pusher. È un ‘loop’ che si ripete da mesi, forse anni", afferma Callegari facendo l’elenco delle cose che ha visto di recente all’interno della Galleria 2 Agosto: "Crack, sesso e gente che fa i propri bisogni.
È questa la carta d’identità che vogliamo mostrare
a chi arriva a Bologna? Questa parte della città
è abbandonata inesorabilmente".