
Elena Ugolini, candidata civica del centrodestra
Primo giorno di scuola anche per l’ex candidata di centrodestra, Elena Ugolini. Che, dopo una vita da insegnante e preside, nella prima seduta dell’assemblea legislativa in Regione, si lascia andare a una battuta: "È la prima volta che non faccio io l’appello e fanno l’appello a me... la mia risposta è ’presente’. Presente che significa come voglio interpretare il mio ruolo in questi cinque anni, mantenendo i punti di riferimento su cui ci siamo impegnati in campagna elettorale: famiglia, sviluppo, giovani, casa e sicurezza. Su questo continueremo a lavorare".
Ugolini, insomma, nonostante la sconfitta alle elezioni, continua le sue battaglie, interpretando anche in modo positivo il fatto che Michele de Pascale abbia teso la mano all’opposizione per fare sintesi: "Un messaggio importante". Resta, però, ancora un punto interrogativo sul suo ruolo formale in assemblea. Farà o non farà la capogruppo di Rete civica? Per ora l’incarico è ’conteso’ tra lei e Marco Mastacchi, ma l’accordo ancora non c’è. Se, alla fine, l’intesa mancherà, toccherà all’ufficio di presidenza sciogliere il nodo.
Ugolini, sul tema, preferisce non esporsi, guardando al ’cuore’ dei problemi che in Regione vorrà affrontare, puntando a fare la front woman dell’opposizione. Che cosa ne pensa dell’appello di de Pascale alla sintonia anche con l’opposizione, al di là dei diversi ideali?
"L’intervento di de Pascale che ha parlato di una sintesi possibile anche tra posizioni diverse mi sembra davvero interessante. Quello che voglio fare in questa consigliatura è essere presente nei territori, cercando di essere un punto di riferimento proprio a partire dalle sei sfide che ho lanciato in campagna elettorale".
Insomma, continuerà le sue battaglie? "In campagna elettorale abbiamo capito che ci sono temi sensibili e molto importanti: dalla famiglia alla disabilità, ma anche i giovani, le imprese. Dobbiamo guardare allo sviluppo della nostra Regione e pensare al futuro".
Che cosa ne pensa del mancato equilibrio di genere nel centrosinistra lamentato da Evangelisti (FdI) e Vignali (FI) in merito sia ai vertici della giunta sia al nuovo presidente dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri? "Io penso che si debba guardare innanzitutto alle competenze. E proprio guardando alle competenze si possono trovare donne che hanno una capacità di visone e di fare squadra che gli uomini non hanno. Ma capissco che non sia stato facile scegliere. La coalizione di centrosinistra è vasta, e si sono dovuti considerare vari fattori: territori, preferenze, differenze tra correnti dentro il Pd...".
Dica la verità, sta pensando anche lei di entrare in un partito? "No. Resto civica. Anche perché voglio continuare a essere un elemento che può catalizzare energie su certi progetti".