Erasmus, 73 i positivi E in centro altre sanzioni

Covid, otto per la festa dei Giardini Margherita, 65 del ’focolaio Cinque Terre’. Tra sabato e ieri 8 multe dei carabinieri tra via Ugo Bassi e Indipendenza

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di Nicola Bianchi

Attenzione massima a scuola e Università. Questo l’imperativo che arriva dall’Ausl per contrastare la diffusione del Covid-19. Già, perché proprio da qui stanno arrivando i guai maggiori. Uno su tutti si chiama Erasmus, meglio feste abusive, bottillon e assembramenti con il totale degli studenti – non solo spagnoli, sia chiaro – positivi che è arrivato già a quota 73. Se i casi legati alla festa Erasmus del 21 settembre in piazza Scaravilli sono 65, ecco i primi risultati dei 105 tamponi legati a un’altra festa, quella del 26 settembre ai Giardini Margherita, tra lo Chalet e lo spazio esterno: "Al momento sono 8 i positivi – spiega Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl – ma ci aspettiamo che il numero aumenti ancora". Comune e Azienda sanitaria, nei giorni scorsi avevano lanciato un appello ai presenti per sottoporsi al tampone. E la risposta è stata molto positiva: 105 fatti, altri 100 oggi e quasi altrettanti già prenotati per mercoledì.

Aggiornamento Il bollettino del 5 ottobre

Sotto osservazione, poi, c’è la gita degli studenti Erasmus a Napoli (con uno dei due pullman fermato alla partenza). "La stiamo sorvegliando molto bene – sottolinea il medico –, gran parte dei ragazzi è già rientrato". Una gita, dopo quella alle Cinque Terre che ha generato il focolaio di piazza Scaravilli, che, di questi tempi, è stata vista non certo di buon occhio, "anche se non si può certo impedire ai ragazzi di viaggiare". Altri due casi invece si sono registrati in altrettante scuole, un istituto superiore e una primaria entrambe di Bologna. Continuano i contagi anche a Villa Chiara, 14 in totale (+1).

Venendo alla giornata complessiva, a Bologna e provincia i nuovi positivi di ieri sono stati 32, in linea con gli ultimi giorni (il picco venerdì con 37). Di questi, 11 sono sporadici e 21 legati a focolai noti (per frequenza di luoghi pubblici, ambito familiare e lavorativo). Dei 15 asintomatici, 7 sono stati individuati da attività di contact tracing, 3 dai test su categorie professionali a rischio, 5 da test pre-ricovero. Due casi sono importati da altra regione e uno dall’estero.

Intanto continuano le sanzioni dopo le 16 di venerdì, con il primo sabato dell’ordinanza che ha visto tanti, ma non tutti, indossare la mascherina: solo i carabinieri del Radiomobile, ne hanno elevate altre 8, anche se il numero complessivo supera ampiamente la decina. Le prime sono arrivate attorno alle 3 di sabato: un gruppetto di quattro ragazzi, età media 30 anni, sorpresi in via Ugo Bassi senza nemmeno avere al seguito la mascherina. Gli altri quattro invece sono stati ’pizzicati’ ieri in via Indipendenza: due georgiani, un albanese e un bolognese tra i 22 e i 30 anni. L’ordinanza firmata dal sindaco Merola prevede l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione su naso e bocca dalle 18 di venerdì alle 24 di domenica. Così sarà tutti i weekend, fino a nuovo ordine. E non importa se si è da soli, se si mantiene la distanza di un metro o più dalle altre persone, se si è appena usciti da un locale o si sta passeggiando sotto ai portici: l’obbligo vale per tutti e per chi sgarra la multa va dai 400 ai mille euro. "La città – chiude Pandolfi – sta comunque rispondendo bene, ha capito l’importanza dell’ordinanza. Andiamo avanti così".

 

 

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