Estetisti e acconciatori in piazza. La grande bellezza della solidarietà

La Cna traccia il bilancio delle iniziative organizzate nei paesi della provincia. Ecco a chi sono andati i fondi.

Estetisti e acconciatori in piazza. La grande bellezza della solidarietà

Foto di gruppo per gli estetisti e acconciatori della Cna che hanno partecipato alle iniziative benefiche nelle piazze della provincia

Tra tagli, messe in piega, tatuaggi temporanei e servizi di estetica vari, sono stati raccolti e devoluti in beneficenza ben 7mila euro. Una cifra notevole – specialmente per i costi "popolari" dei servizi offerti e già scontati –, destinata a delle associazioni impegnate nel sociale, e risultato di quattro iniziative estive organizzate in piazza, in gran parte della Città Metropolitana.

Da Crevalcore, durante la Fiera del Carmine, alla Fiera di San Lazzaro, da Castiglione dei Pepoli, con ’Montagna in fiera’, fino alla Festa dell’uva di Castenaso, oltre trenta imprese della Città Metropolitana sono state coinvolte nel progetto che va avanti da "sedici anni", come racconta Claudio Pazzaglia, direttore di Cna: "Estetiste e acconciatori, escono dai loro saloni e incontrano le persone in strada nonostante sia difficile essere artigiani al giorno d’oggi". In un’ epoca di "amazonizzazione delle città", dove essere al passo con i tempi, tra sostenibilità e concorrenza è diventato sempre più duro, dedicarsi al sociale non è scontato.

"È stato impegnativo, ma non ci siamo riusciti da soli – interviene Rosa Tibaldi, organizzatrice del progetto –, i 400 servizi offerti sono stati possibili anche grazie ai 50 volontari che si sono resi disponibili, tra dipendenti e membri del Cna". La somma ottenuta dalle 31 imprese, è stata devoluta interamente all’organizzazione Susan Komen Italia per la lotta dei tumori al seno, ai Vigili del Fuoco Volontari di Castiglione, al progetto L’acqua e le Rose della Fondazione Sant’Orsola e all’Associazione Bussola con sede a Crevalcore.

A legare stretti i saloni e le associazioni sono la cura e l’ascolto. "Essere coccolati" è infatti la richiesta più ricorrente sia dei clienti, da un lato, che dei pazienti dall’altro. Come specificato anche da Stefano Vezzani, direttore di Fondazione Sant’Orsola, "i pazienti, specialmente se in ospedale hanno bisogno di stare bene con se stessi". Così, parte della somma arrivata servirà per migliorare sempre più il centro benessere del Sant’Orsola, che ha già accolto cento persone. La stessa necessità è stata riscontrata anche dalla professoressa Carla Farai, che con Susan Komen spiega quanto l’impatto di un tumore al seno – che attualmente è sempre più curabile – abbia importanti ricadute psicologiche e di come sia importante per questo "che le donne possano sentirsi belle, durante e dopo la fine del percorso di guarigione".

Oltre che sostenere delle importanti cause, la rete di estetiste e acconciatori ha consolidato anche il rapporto tra i territori, ampliando le collaborazioni ed estendendo i servizi nelle province che ne sono sprovviste.

Gioia Gentile