BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Festa del Cinema di Roma. Farinelli sceglie Bologna

Il direttore della Cineteca lascia la presidenza della kermesse: "Il mio futuro è qui. Ho tanti impegni e non sono Superman, ma il cammino positivo proseguirà".

Festa del Cinema di Roma. Farinelli sceglie Bologna

"Non sono Superman e il mio futuro è qui a Bologna, quindi non potrò accettare il rinnovo del mandato di presidenza della Fondazione Cinema per Roma".

Ecco le parole di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca, ieri alla presentazione del cartellone di ‘Sotto le stelle del cinema’, che prevede 56 serate in piazza Maggiore fino al 14 agosto. Sulla sua identità segreta di supereroe del cinema da salvare, all’ombra delle Torri, in molti stavano iniziando ad avere dei sospetti. Qualcuno si chiedeva davvero come facesse a seguire anche un incarico romano, tra i due cinema Lumière e rispettive programmazioni, la Fondazione Cineteca, il ‘Cinema Ritrovato’, l’arrivo del Modernissimo, i lavori per il nuovo Archivio Film, l’ingresso nel 2023 nell’Academy degli Oscar e tutta la strada verso la ‘famosa’ pensilina di piazza Re Enzo.

Ecco quindi l’ammissione importante di chi non ce la fa più – per citare un personaggio caro al Cinema Ritrovato – a essere un Maciste dell’impegno senza riserve per la settima arte.

"Gli impegni professionali e familiari a Bologna me lo impediscono – aggiunge Farinelli –, ma sono certo che il cammino positivo della Fondazione proseguirà. In questi due anni, grazie anche al lavoro di Francesca Via, la Fondazione si è potuta trasformare: ora gestisce la Casa del Cinema, aperta tutti i giorni, sette arene in altrettanti Municipi della città e la Festa ha trovato la sua dimensione, valorizzando il meglio del cinema italiano e internazionale, grazie allo straordinario lavoro della direttrice artistica Paola Malanga". Del resto quando due anni fa il sindaco di Roma Roberto Gualtieri annunciò che Farinelli aveva accettato l’incarico, il direttore bolognese aveva posto le sue condizioni, in particolare quella di "non lasciare la Cineteca".

All’annuncio ha fatto seguito la volontà di Gualtieri di proporre come nuovo presidente il dirigente Salvo Nastasi, già presidente Siae. E anche qualche polemica. Il nome fatto da Gualtieri ha mandato su tutte le furie il ministero della Cultura, a partire dalla sottosegretaria Lucia Borgonzoni: "Trovo particolarmente curioso il metodo adottato dal sindaco. Mi auguro che il ministero della Cultura, primo contributore della kermesse, possa finalmente riavere il ruolo che gli spetta. Ci tengo a ricordare che il nostro supporto è cruciale per la manifestazione".