Bologna città degli orchestrali, come canta Francesco de Gregori in Viaggi e Miraggi, ma anche centro internazionale di produzione della dance music che arriva ai vertici delle classifiche internazionali e fa ballare nei club del pianeta.
Succedeva con la Italo disco di Mauro Malavasi e Celso Valli negli anni 80, succede oggi, con una scena vivacissima che verrà raccontata, attraverso alcuni dei suoi esponenti più rappresentativi, dall’anteprima del Festival ROBOT, venerdì 27 settembre a Palazzo di Re Enzo (dalle 19). Un’occasione unica per sfogliare un ricchissimo catalogo sonoro che attraversa linguaggi differenti, da quelli maggiormente legati all’edonismo della pista da ballo, a quelli più sperimentali.
Tra i primi, sicuramente il nome più celebre è quello di Uovo, dj e produttore, parte del gruppo dei Pasta Boys, che hanno di recente festeggiato i 30 anni di attività e che hanno definito la via bolognese alla dance, quella che prima veniva chiamata ‘spaghetti house’ e che loro hanno invece dedicato al piatto per eccellenza delle Due Torri con il loro Tortellini EP, che li ha imposti nel panorama globale. Uovo proporrà un viaggio attraverso la storia della musica afro americana, partendo dalla house music e risalendo poi verso le radici, il funk, il soul, il risultato della cultura delle popolazioni africane deportate come schiavi in America.
Più legato ai ritmi ‘originali’ della disco è un altro artista in programma, Sam Ruffillo, nome d’arte di Alberto Sansò, che vive e lavora a Bologna, ovviamente ispirato al suo quartiere. Nel 2009, quasi esordiente, fu scelto dalla rock band inglese dei Franz Ferdinand per remixare un loro brano, superando una concorrenza di dj più blasonati.
A Robot porterà un Back to Back con Kapote, alternandosi dietro il mixer, scegliendo ognuno un disco e lasciando libero spazio all’improvvisazione e al rapporto con il pubblico. Basato, invece, sull’utilizzo del rumore, è il lavoro di Volkwerk Folletto, sigla scelta dall’artista visuale Andrea Renzini (un passato anche sulle pagine della rivista culto del fumetto italiano, Frigidaire), per dimostrare che è possibile riscrivere confini della canzone utilizzando il quasi omonimo aspirapolvere, che lui trasforma in uno strumento capace di melodie e di assoli.
La parte vocale è affidata alla cantautrice Suz, Susanna La Polla, voce duttile che spazia con grande disinvoltura dal jazz della tradizione ai ritmi dell’hip hop.
Il cartellone della serata prevede anche, tra gli altri ospiti, il trio guidato da Bassolino, esponente della nuova ondata napoletana, fortemente legata al patrimonio disco funk al centro di un importante lavoro di riscoperta e rivalutazione e il sestetto Consbo Sei Digitale, esperienza che si è sviluppata all’interno del Conservatorio Martini. Dopo l’anteprima del 27, il festival si terrà dal 10 al 13 ottobre.
Sul sito https://robotfestival.it/ il programma completo e la possibilità di acquistare i biglietti.