Fine vita, la Regione avanza. I nomi delle commissioni

Ematologi, palliativisti, farmacologi: tre gruppi per decidere sui vari casi. Contro la delibera è stato presentato un ricorso da Castaldini (FI) e Governo

Massimo Dominici, Francesca Bonifazi, Nicola Magrini

Massimo Dominici, Francesca Bonifazi, Nicola Magrini

Bologna, 20 aorile 2024 – Completate le Commissioni di valutazione di Area Vasta, composte da medici e specialisti che avranno il compito di accertare i presupposti clinici e personali delle richieste di fine vita. Il collegio ha un ruolo fondamentale nell’iter previsto dalla delibera sul suicidio medicalmente assistito della Giunta dell’Emilia Romagna che recepisce la sentenza della Corte Costituzionale (n. 242 del 2019).

Le Commissioni sono divise in tre zone: Emilia Nord di cui fanno parte Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; Emilia Centro che comprende Bologna e Ferrara e Romagna con Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini.

Della Commissione Emilia Nord fanno parte: Marcella Saccò (medico palliativista), Edoardo Picetti (anestetista-rianimatore), Sabino Pelosi (medico legale), Gian Maria Galeazzi (psichiatra), Jessica Mandrioli (neurologo), Massimo Dominici (oncologo), Daniele Vallisa (ematologo), Enrica Lavezzini (farmacologo-farmacista), Federica Ronchetti (psicologo).

Commissione Emilia Centro: Fabrizio Zanotto (medico palliativista), Lucia Farabegoli (anestesista-rianimatore), Vania Maselli (medico legale), Carmine Petio (psichiatra), Rita Rinaldi (neurologo), Luciano Scopece (oncologo), Francesca Bonifazi (ematologo), Alice Restani (farmacologo-farmacista), Elisa Righini (psicologo).

Commissione Romagna: Marco Maltoni (medico palliativista), Costanza Martino (anestesista-rianimatore), Donata Dal Monte (medico legale), Nazario Santolini (psichiatra), Maria Grazia Piscaglia (neurologo), Stefano Tamberi (oncologo), Claudia Cellini (ematologo), Nicola Magrini (farmacologo-farmacista), Laura Cavana (psicologo).

L’inter per la richiesta del suicidio assistito

Questo l’iter per la richiesta di suicidio medicalmente assistito: la richiesta del paziente deve essere inviata alla direzione sanitaria della propria Ausl di riferimento con allegata la documentazione necessaria per la valutazione.

La direzione sanitaria trasmette la richiesta, entro tre giorni, al coordinatore della Commissione di Area Vasta e al presidente del Comitato regionale per l’etica nella clinica (Corec).

La Commissione inizia la complessa istruttoria sulla verifica dei requisiti e sull’offerta di alternative al fine vita.

Effettua le proprie valutazioni e stila una relazione che viene inviata al Corec il quale formulerà un parere obbligatorio ma non vincolante che sarà spedito alla Commissione la quale redigerà una relazione conclusiva.

L’atto verrà inviato al paziente o al suo delegato, al direttore sanitario dell’Ausl di competenza e a quello della struttura ospedaliera nel caso la persona sia ricoverata.

Il ricorso al Tar del Governo

Contro la delibera della Giunta Bonaccini, Valentina Castaldini, capogruppo in Regione di Forza Italia, a marzo, aveva presentato un ricorso al Tar dell’Emilia Romagna. Il 12 aprile anche la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Salute hanno depositato un altro ricorso ai giudici amministrativi contro la delibera.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro