REDAZIONE BOLOGNA

Garisenda, ecco i tralicci: "Cantieri a inizio 2025"

Bruni dopo il primo ok delle Belle Arti: "Avanti insieme per evitare rallentamenti"

La Due Torri protette dai container

La Due Torri protette dai container

"Le prescrizioni sono arrivate e le faremo nostre, ma noi eravamo già partiti con la redazione del progetto esecutivo, quindi siamo perfettamente in linea con i tempi". Il Comune si prepara a far partire i cantieri per la messa in sicurezza della Garisenda nel primo trimestre del 2025, almeno con le prime movimentazioni da cantiere. Ma per vedere i tralicci che già raddrizzarono la torre di Pisa, e che contribuiranno a fare da ‘antibiotico’ anche per uno dei simboli malandati della città, si dovrà attendere probabilmente la metà dell’anno prossimo, al massimo. Sono queste le specifiche, per la verità non mutate rispetto ai desiderata dell’estate scorsa, che l’ingegner Raffaela Bruni fornisce sui tempi del maxi cantiere, dopo l’arrivo dell’ok della Soprintendenza corredato da alcuni paletti tecnici.

"Semplicemente – spiega la responsabile del pool di esperti che si stanno occupando delle diverse fasi della messa in sicurezza –, le Belle Arti ci hanno chiesto di esplicitare meglio alcuni passaggi. Il progetto esecutivo sarà pronto alla fine dell’anno, a quel punto servirà un ulteriore ok della Soprintendenza. L’ipotesi è che si faccia intanto un nuovo incontro interlocutorio, come accaduto la scorsa estate, perché un nuovo elenco di prescrizioni porterebbe a dei ritardi. Un summit informale in concomitanza dell’approvazione dell’esecutivo, questa è l’ipotesi, darebbe una mano per evitare allungamenti dei tempi". Essi, perché il Comune ha premura di spendere concretamente i 5 milioni di euro che arrivano dal Pnrr tramite ministero della Cultura entro la metà del 2026, come previsto. "Quei soldi non basteranno, ma bisogna ovviamente partire. La prossima fase, secondo i contratti operativi con la ditta Trevi, avrà due momenti – illustra ancora Bruni –. Il primo, il recupero dei tralicci e la loro manutenzione. Il secondo, l’esecuzione del progetto esecutivo stesso. La prima fase di cantiere potrebbe partire nel primo trimestre del 2025, ci sono da realizzare delle fondazioni profonde, sono diversi gli interventi preliminari. Ma ripeto, siamo nei tempi".

L’intervento per riassestare il baricentro della torre consisterà nel tiraggio ‘soft’ delle due macchine già servite a Pisa, che contrasteranno i movimenti nelle direzioni est-ovest e nord-sud, con la collocazione ipotizzata di uno contro Palazzo Strazzaroli e l’altro in direzione via Zamboni. La torre sarà anche protetta da uno ‘scudo’ che, anche se fisso, dovrà permettere permetterne i ‘movimenti’ fisiologici.

Paolo Rosato