PAOLO ROSATO
Cronaca

Garisenda, ecco la ‘gemella’. Una copia digitale anti-crolli

Presentato l’accordo con Università, Cineca e il colosso informatico Nvidia. Il modello permetterà di prevenire altri guai. La società Usa: "Speriamo sia utile".

Garisenda, ecco la ‘gemella’. Una copia digitale anti-crolli

Garisenda, ecco la ‘gemella’. Una copia digitale anti-crolli

L’intelligenza artificiale si prende anche la Garisenda, con un accordo di reciproco soccorso infatti ("Nvidia è una società volta all’innovazione, per noi questo è un progetto sfidante", ha detto l’esperto di dati Giuseppe Fiameni, che al pari del sindaco Matteo Lepore non ha parlato di cifre) il Comune ha abbracciato la multinazionale dell’informatica, il Cineca e l’Alma Mater per dare alla torre malata uno strumento di ‘prevenzione’. Un gemello – o ‘gemella’, visto che ‘torre’ è un sostantivo femminile – digitale che metterà insieme e raffinerà i dati raccolti sia dai sensori installati sulla Garisenda, sia quelli ricevuti da altre sorgenti. Il Cineca metterà a disposizione il supercomputer Leonardo per l’elaborazione delle informazioni, mentre Nvidia grazie alla sua piattaforma 3D chiamata ‘Omniverse’ svilupperà il modello virtuale della torre, utilizzando appunto l’intelligenza artificiale. Tutta questa mole di dati sarà poi proiettata sul modello 3D della torre per simulazioni in tempo reale e per fare analisi predittive, riuscendo anche a segmentare la Garisenda senza intervenire fisicamente.

La piattaforma, realizzata da Nvidia in open source, sarà anche aperta all’utilizzo da parte dei cittadini. Il gemello digitale sarà "attivato a breve", ha spiegato il sindaco, con lui oltre a Fiameni, per presentare l’accordo, c’erano anche il rettore Giovanni Molari e Sanzio Bassini del Cineca. Al momento, ha segnalato Fiameni, è ancora presto per dire se funzionerà come ci si aspetta. Ad esempio, sarà utile per capire come posizionare i tiranti già utilizzati per la torre di Pisa? "Non lo sappiamo – ha risposto il rappresentante di Nvidia –, per noi è un progetto di ricerca. Speriamo che sia utile, ma potrebbe anche essere necessario fare alcune modifiche". Insomma, la Garisenda sarà presa un po’ come ‘cavia’ per nuove sperimentazioni. Il modello "permetterà di vedere come la torre si può comportare nel caso di tutti gli interventi che dovremo fare – ha ricordato Lepore –, Bologna ha un’attenzione internazionale. La piattaforma ci permetterà quindi di escludere anche ciò che non dobbiamo fare per non farle del male. Perché non ci possiamo permettere di fallire". Lo stesso modello digitale usato per la torre "si potrebbe applicare anche ad altri monumenti della città", ha aggiunto Fiameni. Intanto, il Comune ha firmato anche l’accordo di nove anni per la concessione in comodato d’uso dei tralicci usati per la Torre di Pisa. "Presto inizierà la lunga opera di trasmigrazione – ha sottolineato Lepore – i tralicci vanno smontati, ristrutturati e collocati. Finché non avremo messo in sicurezza il tutto, i container rimarranno lì per precauzione".