Giampaolo Amato e Isabella Linsalata: lui, oculista innamorato del basket; lei, una vita dedicata al lavoro

Il caso a Bologna: medico arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie. Amato era anche un dipendente dell’Ausl, ma dal primo aprile scorso risultava fuori turno al Maggiore. La donna, invece, lavorava come ginecologa in uno studio privato e aveva due grandi amori: i figli

Bologna, 12 aprile 2021 – Giampaolo Amato, 64 anni, medico molto conosciuto a Bologna, soprattutto per aver lavorato nella Virtus Pallacanestro, è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato. Secondo la procura avrebbe ucciso a moglie, Isabella Linsalata, 62 anni, il 31 ottobre 2021, somministrandole, di nascosto, benzodiazepine. Il movente: vivere una nuova relazione e motivi economici. Il medico ha rispinto le accuse.

Giampaolo Amato, 64 anni e Isabella Linsalata, 62 anni: l'ex medico della Virtus Bologna è accusato di aver ucciso la moglie nel 2021
Giampaolo Amato, 64 anni e Isabella Linsalata, 62 anni: l'ex medico della Virtus Bologna è accusato di aver ucciso la moglie nel 2021

Lui, Giampaolo e lei, Isabella. Due medici rispettabili e molto conosciuti in città. Il primo, dopo avere conseguito un dottorato in Scienze Neurologiche, per sette anni, dal 2013 al 2020, ha frequentato il mondo della pallacanestro lavorando come medico sociale della Virtus.

Amato, specializzato in oftalmologia e medicina dello sport, era anche un dipendente dell’Ausl cittadina, anche se dal primo aprile risulta fuori turno all’ospedale Maggiore.

Il medico aveva anche uno studio privato, al civico 6 di via Bianconi, nello stesso condominio dove era presente anche la casa di famiglia. Ma il sessantaquattrenne vanta anche un passato da giocatore: da giovane ha calcato i parquet fino alla Serie D, un all-around di 185 centimetri che in carriera ha coperto tutti i ruoli, eccetto quello di playmaker.

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Isabella, invece, era una dottoressa sessantaduenne, anche lei molto affermata, che, dopo essersi laureata all’Alma Mater, aveva conseguito la specialistica in Ginecologia e Ostetricia al Policlinico Sant’Orsola. Dedita in maniera appassionata alla sua professione, ha dedicato a essa tutta la sua vita: esercitava il lavoro di medico sia nel suo studio privato in via Zanardi, sia presso altre strutture.

I colleghi la definiscono come una persona solare e sempre disponibile, ma al tempo stesso molto introversa. Al momento della morte, era impiegata presso la GynePro di via Cremona. Una persona mite e dolce, appassionata della vita e della famiglia. Di quest’ultima facevano parte i grandi amori della sua vita: la figlia maggiore, studentessa di giurisprudenza che da tempo vive negli Stati Uniti dove sta portando avanti la sua carriera, e il figlio minore.

Il rapporto tra Isabella e Giampaolo è sempre stato amorevole e cordiale, nonostante i due fossero separati già da qualche tempo. Un rapporto che, però, si era incrinato nel momento in cui Isabella aveva scoperto della doppia vita del marito. Sembrerebbe, infatti, che Amato avesse un’amante e che la moglie ne fosse venuta a conoscenza circa tre anni prima della morte.

Appassionata della sua casa di proprietà immersa nel verde appenninico di Monte San Pietro, dove amava trascorrere giornate all’insegna del relax, Isabella frequentava anche la parrocchia del paese. Proprio in questo contesto, sembrerebbe che la donna avesse fatto alcune confidenze rispetto ai difficili rapporti con il marito e ai problemi di coppia che avevano incrinato il loro matrimonio.

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