ALESSANDRO CAPORALETTI
Cronaca

Hera, ok al piano 2028: investimenti per oltre 5 miliardi

Investimenti quinquennali lordi per 5,1 miliardi, crescita strutturale del Mol a 1,7 miliardi nel 2028, dividendo in crescita del 21%...

Il presidente Cristian Fabbri e l’ad Orazio Iacono

Il presidente Cristian Fabbri e l’ad Orazio Iacono

Investimenti quinquennali lordi per 5,1 miliardi, crescita strutturale del Mol a 1,7 miliardi nel 2028, dividendo in crescita del 21% (fino a 17 centesimi per azione al 2028), ritorno totale medio annuo per gli azionisti all’11%, Mol a valore condiviso pari al 66% del totale nel 2028, 10,8 miliardi di valore economico distribuito agli stakeholder del territorio, con un obiettivo di 4,5 milioni di clienti "energy" al 2028. Prevede tutto il piano industriale al 2028 del gruppo Hera, approvato in cda, compreso l’utile in crescita del 6% in media all’anno. "Sviluppo, resilienza e creazione di valore condiviso si confermano gli assi strategici" del piano, che destina oltre cinque miliardi di investimenti per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica e "aumentare ulteriormente la resilienza di reti e impianti". I risultati preconsuntivi del 2024 riflettono "una solida crescita organica", con margine operativo lordo superiore a 1,55 miliardi, rapporto debito netto/Mol inferiore a 2,6x (stabile ) e dividendo previsto a 15 centesimi (+7,1% sul 2023), superiore alle attese del precedente piano.

Commenta Cristian Fabbri, presidente esecutivo di Hera: "Un piano di investimenti di 5,1 miliardi, in aumento del 46% sul quinquennio precedente, a supporto di uno sviluppo industriale sostenibile e per l’incremento di resilienza delle nostre infrastrutture, ci permetterà di traguardare al 2028 un margine operativo lordo di 1,7 miliardi, sostenuto da una crescita visibile sia organica che per linee esterne". Una crescita, aggiunge, che "soddisfa pienamente l’obiettivo di creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder: aumentano, infatti, del 30% gli utili e il contributo delle attività sostenibili al margine operativo lordo di gruppo, che raggiunge il 66%". Il miglioramento degli obiettivi del nuovo piano industriale e le previsioni positive per il 2024, conclude il presidente esecutivo, "ci permettono di rivedere al rialzo la politica dei dividendi proponendo un incremento, rispetto al 2024, del 7% già dal 2025 fino ad arrivare al 21% al 2028". L’ad Orazio Iacono rileva che "per il 2024 prevediamo di chiudere con margine operativo lordo superiore a 1,55 miliardi, risultato sostenuto da tutti i business in portafoglio, in particolare da attività strutturali".