Avevano tirato bombe carta nella notte spaventando i residenti di Castello d’Argile solo per fare uno scherzo. Ma uno di loro è stato individuato e denunciato a piede libero dalla polizia locale Reno Galliera. Si tratta di un 19enne residente in provincia che è accusato di trasporto di materiale esplosivo ed esplosioni pericolose. E sono in corso ulteriori indagini per risalire agli altri giovani coinvolti nei fatti. Nell’agosto scorso, alcune esplosioni in piena notte avevano svegliato e fortemente preoccupato diversi cittadini: la prima si era avvertita verso le 2,30 del mattino del 3 agosto e l’artificio era stato fatto esplodere nei pressi del parco Lombardini. Il secondo ‘ordigno’ era stato fatto esplodere nella notte del 27 agosto, in pieno centro e in quell’occasione, per amplificare ancora di più il rumore provocato dall’esplosione, il materiale pirico era stato innescato sotto i portici cittadini.
"La preoccupazione per i due fatti, assolutamente insoliti in una realtà tranquilla come quella argilese – dice Massimiliano Galloni comandante di polizia locale –, era corsa con il passaparola e sui social: in pratica ne parlava tutto il paese, senza che nessuno potesse darsi una spiegazione". Ed era sceso direttamente in campo il sindaco Alessandro Erriquez, che si era fatto carico della preoccupazione dei cittadini, assieme a personale della polizia locale. "Partendo da alcune informazioni raccolte da residenti – continua Galloni –, era iniziata un’assidua attività di indagine, basata sulle rilevazioni della videosorveglianza comunale e siamo arrivati alla identificazione e alla denuncia di uno dei responsabili: un 19enne che è risultato prima trasportare a bordo della sua auto il materiale esplodente per poi farlo esplodere. Si ritiene che non abbia agito da solo e sono in corso ulteriori accertamenti".
In sostanza, secondo quanto si è potuto apprendere, il giovane, assieme ad altri, aveva lanciato le bombe carta per gioco, per scherzo, senza preoccuparsi troppo di possibili conseguenze. "Esprimo – dice Erriquez – viva soddisfazione per gli esiti di questa indagine che ho personalmente chiesto alla nostra polizia locale. Abbiamo personale e tecnologia per scoprire le cose, oltre alla collaborazione di tanti bravi cittadini".
p. l. t.