
Dopo il braccio di ferro con l’Ausl il medico di base lascia l’incarico e il sindaco lo ringrazia pubblicamente.
Il medico di famiglia Michele Zoboli se ne va da San Pietro: è ufficiale. Così il sindaco Alessandro Poluzzi: "La Giunta Comunale di San Pietro intende esprimere un sentito ringraziamento al dottor Michele Zoboli, per il suo trentennale servizio ai cittadini, svolto con dedizione, professionalità e, soprattutto, con empatia e umanità. Il rapporto con il paziente va ben oltre la mera diagnosi: esso rappresenta calore umano, vicinanza, ascolto, specialmente dei pazienti più anziani, per i quali la figura del medico significa rassicurazione. Questo rapporto straordinario si è palesato quando, in vista del suo collocamento a riposo sono state raccolte quasi mille firme per richiedere all’Ausl di mantenerlo in servizio. Seguendo l’esempio del dottor Zoboli, il nostro compito di rappresentanti della Comunità di San Pietro in Casale, sarà quello di preservare il servizio di qualità e pregio che il Centro di Medicina Generale offre, affinché continui a essere un’eccellenza del nostro paese, nonostante la grave situazione in cui la sanità oggi versa. Chiudo ricordando una frase dello stesso Zoboli nella premessa del libro ’Cavalli di Razza - Dieci anni di lavoro insieme, 1994-2004’: ’In prima linea, tutti i giorni fianco a fianco per affrontare nel modo migliore i problemi di salute degli altri, senza risparmiarsi, senza arretrare cercando di migliorarsi’".
Unanime anche il ringraziamento da parte del gruppo di minoranza RipartiAmo San Pietro: "Il comunicato con cui il dottor Zoboli annuncia l’abbandono della causa ci rattrista profondamente. Non rappresenta una sconfitta, ma evidenzia ancora una volta la sua straordinaria serietà professionale e i suoi grandi valori morali. Il nostro Gruppo consiliare desidera esprimere un sincero ringraziamento al dottor Zoboli per la sua trentennale attività lavorativa, svolta con una dedizione rara, sempre al servizio dei suoi pazienti. La sua continua disponibilità, un tratto distintivo del suo operato, mancherà enormemente a tutti noi. Ora saremo ancora più attenti e vigili sulle condizioni del Centro di Medicina Generale, con la speranza che questa esperienza preziosa e unica per il nostro territorio possa continuare a lungo, senza interruzioni".
z. p.