GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Il patto tra la Questura e i sindaci : "Sicurezza, una rete di telecamere"

Firmata una convenzione tra la Polizia e sette Comuni per regolare l’accesso ai sistemi di prevenzione. Il questore Sbordone: "Individuare le zone critiche in cui predisporre servizi mirati di controllo del territorio".

Il questore Antonio Sbordone con i sindaci. che hanno firmato la convenzione per regolamentare l’accesso ai sistemi di sicurezza

Il questore Antonio Sbordone con i sindaci. che hanno firmato la convenzione per regolamentare l’accesso ai sistemi di sicurezza

Ieri mattina, nel municipio di Casalecchio, sette sindaci di altrettanti Comuni del territorio occidentale di Bologna hanno sottoscritto una convenzione con la Questura di Bologna che consente e regola l’accesso ai sistemi di videosorveglianza e di lettura targhe già collocati nei territori di Casalecchio, Zola, Valsamoggia, Sasso, Monte San Pietro, Loiano e Monzuno. Un incontro e una firma in calce alla convenzione che è stata in realtà anche l’occasione di fare il punto sui temi della sicurezza sia nei cinque Comuni che costituiscono l’Unione Reno Lavino Samoggia, che nei due Comuni appenninici di Loiano e Monzuno.

Negli interventi del questore Antonio Sbordone e dei sindaci Matteo Ruggeri (Casalecchio), Monica Cinti (Monte San Pietro), Roberto Parmeggiani (Sasso), Milena Zanna (Valsamoggia), Davide Dall’Omo (Zola), Roberto Serafini (Loiano) e Bruno Pasquini (Monzuno) è uscito il ritratto della rete della videosorveglianza e dei ‘targa system’ installati nell’area dove vivono circa 120mila persone.

"Questa è una fetta importante del territorio bolognese che non presenta particolari criticità, diciamo in linea con il resto della provincia dove prevalgono i reati contro il patrimonio, poi il problema odioso delle truffe in particolare agli anziani e un’altra serie di reati minori legati al traffico e all’assunzione delle droghe, e che comunque vanno contrastati e ridotti- ha esordito il questore che dopo il protocollo dell’imolese con questi Comuni ha definito il secondo protocollo, cui seguiranno altri- . Accordi con i Comuni e con i comandanti delle polizie locali sull’uso della videosorveglianza sono importanti per la prevenzione e la repressione dei reati. Qui c’è un livello alto di impianti attivi che sono preziosi per il controllo dei transiti, delle entrate e delle uscite dei veicoli identificati dalle rispettive targhe. Come Polizia di Stato non abbiamo presidi in questo territorio ma per competenza possiamo agire, usando bene le risorse date, che dobbiamo orientare al meglio", ha detto prima di ricordare che la sua prima ‘grana’ appena insediato lo scorso anno è stata quella del disagio giovanile manifestatosi al Gran Reno e restando in tema ha citato la problematica rappresentata dai minori non accompagnati ospiti di centri di accoglienza diffusi sul territorio.

Il sindaco Ruggeri, nella veste di presidente dell’Unione ha confermato la piena disponibilità di tutti i Comuni, mentre il sindaco Dall’Omo (referente delle polizie locali di Unione) ha posto l’accento sugli investimenti che in questi anni sono stati fatti da tutti i comuni. La sindaca Cinti ha richiamato il valore dell’azione dei gruppi di vicinato, attivi anche a Sasso Marconi. La diversa composizione sociale di Monzuno e Loiano è stata sottolineata da Serafini e Pasquini, soddisfatti dell’iniziativa alla quale hanno garantito la massima collaborazione.