FRANCESCO MORONI
Cronaca

"Il Voltone del Podestà usato come vespasiano"

Elena Foresti (FdI): "Escrementi e sporcizia, la Giunta intensifichi i controlli"

Elena Foresti (Fratelli d’Italia)

Elena Foresti (Fratelli d’Italia)

"Da patrimonio culturale a vespasiano pubblico". È duro l’affondo di Elena Foresti, consigliera comunale di Fratelli d’Italia, che ieri durante il Consiglio comunale ha parlato della situazione in cui versa il Voltone del Podestà, preso d’assalto da bivacchi e non solo.

"Diversi cittadini ci segnalano problemi legati a situazioni di degrado e bivacchi nell’area di Voltone del Podestà, con persone che utilizzano i famosi angoli del ‘telefono senza fili’ come bagni pubblici in pieno giorno, mentre passano anche famiglie con bambini – sferza la meloniana –: una situazione igienico-sanitaria preoccupante, oltre che rappresentare una sgradevole cartolina della città.

Si tratta di un’area vissuta da tantissimi cittadini bolognesi: ci sono diverse attività commerciali che probabilmente vivono disagi dovuti a questa situazione e in più siamo adiacenti a piazza Maggiore, frequentata da numerosi turisti in visita nella nostra città".

Una denuncia diretta, con un appello rivolto al Comune: "Chiediamo all’amministrazione di intervenire tempestivamente e per questo oggi (ieri, ndr) abbiamo presentato un odg per invitare il sindaco e la giunta a garantire nella zona controlli della polizia locale frequenti e quotidiani, al fine di disincentivare l’abitudine di utilizzare la città come una latrina a cielo aperto e prevedere maggiori interventi di pulizia dell’area – insiste Foresti –. Inoltre chiediamo di raccogliere dati per un’indagine volta a capire le motivazioni per le quali, come da informazioni emerse nelle varie commissioni consiliari sul tema negli anni, molte persone senza fissa dimora preferiscono scegliere di non accettare la possibilità del posto per la notte. Dato importante per le azioni da mettere in atto verso chi ha bisogno di aiuto se per ragioni di salute non riescono eventualmente a rispettare orari ad esempio".

Foresti, infatti, solleva l’attenzione anche sul tema di clochard e senza fissa dimora che rifiutano strutture aperte a tutti e scelgono appositamente di dormire all’addiaccio: "Pare ci sia una percentuale di persone che scelgono proprio la strada dai dati emersi nelle commissioni, ma questa loro scelta non implica che debba essere concesso loro di utilizzare le strade e i muri della città come bagni pubblici.

È questo il decoro urbano che vuole il sindaco Lepore? Bologna merita di meglio, da ogni punto di vista".

fra. mor.