Bologna, incinta va in ospedale. Dimessa, perde il bimbo tre ore dopo

La donna alla 32esima settimana di gravidanza aveva accusato un forte mal di testa. L'Ausl: "Eseguiti tutti gli accertamenti necessari, somministrata terapia opportuna"

Ospedale Maggiore di Bologna

Ospedale Maggiore di Bologna

Bologna, 8 gennaio 2020 -  È arrivata in ospedale, alla 32esima settimana di gravidanza, con un forte mal di testa. Dimessa, poche ore dopo è tornata in ambulanza, con un'emorragia in atto, e il feto è morto. È successo il 3 gennaio all'ospedale Maggiore. La donna incinta, secondo quanto si è appreso, è stata visitata da un medico che le ha dato una terapia per la pressione alta e per la cefalea, poi la paziente è tornata a casa.

Tre ore dopo la donna è stata male ed è stata riportata d'urgenza in ospedale, dove è stata constatata la morte del feto. 

 

L'Ausl: “Eseguiti tutti gli accertamenti necessari, somministrata terapia opportuna”

“La vicenda è già stata oggetto di una verifica interna”, si legge in una nota dell'Ausl di Bologna. “Il riscontro diagnostico (autopsia non giudiziaria) effettuato il giorno successivo per comprendere la cause della morte del feto – prosegue il comunicato -, non ha mostrato evidenze riferibili alla sintomatologia riscontrata al primo accesso al Pronto Soccorso Generale. L’esame istologico, il cui esito si avrà solo tra un paio di settimane, potrà confermare che si sia trattato di una patologia acuta imprevedibile, che, nonostante la tempestività dell’intervento in emergenza, non ha dato esito positivo”. “Al primo accesso, avvenuto al Pronto Soccorso Generale alle 22.42 del 2 gennaio per cefalea e ipertensione – si legge ancora -, sono stati eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici necessari e somministrata la terapia opportuna. La signora è stata quindi dimessa dal Pronto Soccorso. Alcune ore più tardi, alle 3.33 del 3 gennaio, la signora è stata accolta al Pronto Soccorso Ostetrico, con un diverso quadro clinico, associato ad importanti perdite ematiche. Sottoposta immediatamente ad intervento con taglio cesareo, la donna ha partorito un feto morto. Dai controlli regolari, eseguiti durante il Percorso Nascita, attivo dallo scorso mese di agosto, non erano emerse anomalie gestazioniali”.

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