Festival della Scienza medica: la lezione del Covid, luminari in cattedra

A Palazzo Pepoli torna domani l’appuntamento sulle sfide della medicina: sarà possibile seguirlo in diretta on line. È nata una Fondazione

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"La scienza medica si è disunita di fronte alla minaccia pandemica e gli scienziati si sono comportati di regola come esperti, o portatori di un punto di vista, invece che come praticanti di un metodo che produce conoscenze provvisorie ma affidabili".

Gilberto Corbellini, direttore scientifico del Festival della scienza medica, presenta la settima edizione, ’Covid-19. Cosa abbiamo imparato dalla pandemia’, facendo capire che la sfida è ancora aperta e per questo gli ospiti che domani interverranno alla manifestazione "sono autorevoli studiosi che che negli ultimi due anni hanno in modi diversi combattuto al fronte, che si trattasse di un laboratorio, di un reparto di malattie infettive, di una istituzione o comitato che studia e coordina i trattamenti e le scelte sanitarie". All’appuntamento alcuni ospiti parteciperanno in presenza, mentre altri saranno in live streaming, e i lavori si potranno seguire su www.festivalscienzamedica.it, in diretta da Palazzo Pepoli.

Il convegno sarà aperto da Fabio Roversi-Monaco, presidente della Fondazione per la promozione e lo studio della scienza medica, "nata in risposta alla necessità, avvertita in maniera forte durante la pandemia, di promuovere lo studio, la conoscenza e la diffusione della scienza medica e dei suoi progressi".

Carlo Cipolli, presidente della Fondazione Carisbo, ha precisato che il primo progetto del nuovo organismo "è il sostegno al Festival. Formalizzeremo questo rapporto con una convenzione che permetterà una collaborazione anche più estesa per sostenere progetti di ricerca e ulteriore qualificazione dei giovani ricercatori, sostenendoli fin dall’inizio con dottorati di ricerca, per consentire loro di essere subito competitivi e non dover attendere una progressione di carriera che invece sarebbe un rallentamento nella loro maturazione scientifica".

I tredici relatori saranno moderati da Luigi Bolondi, professore di Medicina interna all’Alma Mater, e da Corbellini, ordinario di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza di Roma. Tra gli ospiti internazionali John Ioannidis, uno dei massimi epidemiologi al mondo, Edward Holmes, studioso di virus a Rna che si soffermerà sul tema dell’origine artificiale o naturale di Sars- CoV-2. E ancora Massimo Pinzani e Stephen H. Powis, entrambi docenti all’University College di Londra. Autorevoli anche i relatori italiani, a partire da Alberto Mantovani, presidente Fondazione Humanitas, Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts, e Nicola Magrini, direttore dell’Aifa. Interverranno anche l’infettivologo Pierluigi Viale, Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di Psicogeriatria, Cinzia Caporale, membro del Cts, Livio Presutti, tra i massimi esperti di Chirurgia endoscopica dell’orecchio e della base del cranio, e Massimo Annichiarico, direttore della Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio.

Sulla circolazione del virus in città, il sindaco Matteo Lepore, al termine della presentazione, precisa che "stiamo monitorando l’andamento del Covid senza allarmismo, però bisogna ricordare che la pandemia non è affatto finita". E aggiunge: "Continuo a invitare tutti a prendere sul serio la vaccinazione, sia quelli che non hanno mai fatto il vaccino sia chi oggi deve fare la terza dose. È importante rispondere alle chiamate dell’Ausl e pensare seriamente alla vaccinazione. Stiamo lavorando bene con l’Ausl perché vogliamo garantire le informazioni e soprattutto il fatto che non ci siano disagi". Infine, su eventuali iniziative di prevenzione, "sarà l’Ausl a comunicare i provvedimenti", conclude Lepore.

Donatella Barbetta

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