La passione per la politica e il confronto

Migration

Sergio

Cofferati*

Serafino D’Onofrio era, del consiglio comunale che ha accompagnato il mio mandato da sindaco, uno dei componenti più vivaci e impegnati, animato da una grande passione per la politica e per il confronto che tutti gli hanno sempre riconosciuto. Conoscenza e confronto sono gli ingredienti migliori per guidare l’azione di chi si occupa della cosa pubblica e, non a caso, la propensione di Serafino a discutere a fondo di ogni argomento ha portato spesso la maggioranza di allora a Palazzo d’Accursio a scegliere sempre, alla fine, la soluzione migliore tra quelle che erano in campo. Di qualsiasi argomento si trattasse. Ma sbaglia chi pensa che la sua voglia di discutere fosse solo un modo di fare opposizione, perché Serafino era una persona estremamente leale: anche quando non aveva la stessa opinione della giunta o della maggioranza, non si tirava mai indietro nel portare avanti la decisione presa. Questo suo modo di fare – anzi, questo suo modo di essere – ha portato una vivacità e una dialettica importanti a tutta la maggioranza di centrosinistra. Perché una cosa era sicura: quando discutevi con lui dovevi mettere in conto che non c’era niente di definito e di certo, che ogni argomento era aperto a interpretazioni, ragionamenti e punti di vista inesplorati. In più, è sempre stato coerente con i propri valori e ideali: rispetto a una logica di presunto riformismo di quegli anni, lui aveva sempre mantenuto al centro della sua visione tutti gli elementi delle esperienze fatte in gioventù. Anche per questo la sua morte è una grande perdita, che suscita un dispiacere forte e profondo.

*Sindaco di Bologna

dal 2004 al 2009

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro