REDAZIONE BOLOGNA

La seconda vita degli oggetti tra integrazione e mondo green

Grazie a Hera un progetto dedicato al riuso che mira a creare opportunità di lavoro e favorire l’economia.

Lo spazio ’Arredi sociali’ de ’Il Martin Pescatore’, la Cooperativa sociale onlus di Calderino

Lo spazio ’Arredi sociali’ de ’Il Martin Pescatore’, la Cooperativa sociale onlus di Calderino

Mobili e oggetti di arredo di seconda mano selezionati, restaurati e rivisitati. Questo e molto altro è ciò che si può trovare nello spazio ’Arredi sociali’ de ’Il Martin Pescatore’, la Cooperativa sociale onlus con sede a Calderino che, da più di trent’anni, si occupa di riabilitazione e salute mentale attraverso numerosi progetti di inserimento lavorativo e integrazione sociale.

L’interesse della cooperativa per l’usato e l’economia circolare è nato nel 2013 e si è concretizzato nel 2015 con l’adesione al progetto “Cambia il finale”, promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market per creare un circuito di riuso solidale. Il funzionamento è semplice: contattando il Servizio Clienti Hera, si può richiedere il ritiro a domicilio degli oggetti; se questi sono utilizzabili, vengono recuperati dalle Onlus partner e riutilizzati o venduti nei mercatini solidali.

"Il fatto di avere un laboratorio storico di restauro ci ha permesso di creare una sinergia tra i ritiri effettuati con il progetto di Hera e la nostra attività di restauro", racconta Gianluca Rizzello, coordinatore del progetto Arredi Sociali ed educatore della cooperativa.

I dati di ’Cambia il finale’ di Bologna e del territorio metropolitano, ’fotografati’ da Hera, registrano un record nel riuso: nel 2023 sono stati raccolti circa 153 tonnellate di materiale, di cui oltre 140, pari al 92%, sono state avviate al riuso.

’Il Martin Pescatore’, insieme agli altri enti partner sul territorio bolognese come l’Opera di Padre Marella di Bologna, Piazza Grande di Bologna e La Fraternità di Ozzano dell’Emilia, ha contribuito a questo successo. La cooperativa di Calderino ha ritirato 1.836 pezzi, pari a oltre 13 tonnellate di materiale, di cui più di 9 tonnellate, oltre il 70%, sono state riutilizzate.

"Il nostro motto è sempre stato ’valore sociale, valore ambientale’. Sociale perchè siamo una cooperativa che mira a creare opportunità di inserimento lavorativo per persone svantaggiate e a promuovere l’integrazione; ambientale perché il nostro obiettivo è favorire l’economia circolare e ridurre la produzione di rifiuti" spiega Gianluca Rizzello.

Sara Ausilio