
L’artista francese Jr: il suo progetto si trova in 153 città del mondo
Sempre più persone apprezzano il lavoro sociale attraverso la fotografia portato avanti da JR, l’artista francese che non toglie mai gli occhiali da sole e che qualche anno fa arrivò sul palco del cinema sotto le stelle di piazza Maggiore con Agnès Varda per presentare Visages, Villages. Quelle migliaia di ritratti in bianco e nero (per l’esattezza oltre 500.000) che hanno iniziato a guardare l’umanità di tantissime città del mondo (153 ad oggi) dagli edifici, dai ponti, dalle piazze, portando a galla istanze come diversità, femminismo, cambiamento climatico o razzismo, sono Inside Out, il progetto di public art più grande del mondo lanciato da JR nel 2011, che a febbraio arriverà anche a Bologna, grazie all’impegno di un gruppo di donne attiviste nel nome di madre natura. Re-use with love è il cuore del gruppo che dal 2010 lavora sul riuso dei capi di abbigliamento e sul riciclo dei materiali tessili in difesa dell’ambiente, ma l’installazione che nascerà in città in occasione di Arte Fiera 2025 ha richiamato molte altre persone di tutte le età sensibili al tema, che nell’iniziativa fotografica hanno deciso di metterci la faccia.
Perché Inside Out è proprio questo: la collettività interessata a lanciare il messaggio si fa fotografare e i poster stampati alla base di Inside Out, sono protagonisti dell’azione. Che a Bologna sarà all’interno del Parco Monumentale dei Giardini Margherita dove inauguerà l’ex centrale elettrica con una nuova identià: sarà infatti destinata ad ospitare un centro culturale e creativo, volto ad attività socialmente utili, per specifici scopi benefici. "Che progetto pieno di energia – racconta Carlotta Pesce, consulente d’arte e associata Re Use – per le attiviste era da tempo un desiderio riuscire a fare qualcosa qui in città e quindi hanno immediatamente scritto al quartier generale di New York che seleziona proposte di comunità con un messaggio collettivo cui dare voce, trasformato in opera d’arte pubblica". E prosegue: "Nel nostro caso si tratta di un messaggio in difesa dell’ambiente, Reuse for Mother Nature, ovvero coltiva il riuso come buona pratica per salvare la natura che ci è madre e ridurre l’impatto sul pianeta, perché bisogna ancora molto ricordare che le produzioni del fast fashion in particolare generano montagne di rifiuti".
I circa 200 ritratti uniformati in bianco e nero, cari alla pratica di JR, con la stessa dimensione, il primo piano e lo sfondo a pois, sono stati realizzati dal fotografo Luca Castelli e verranno incollati ecologicamente a partire da martedì 4 febbraio 2025, per dar vita al collage collaborativo, un’azione artistica che si concluderà martedì 9 febbraio alle 10 (in caso di maltempo si sposterà la data), cui si può partecipare. "L’installazione è effimera conclude Pesce ed è naturalmente prevista la sua lenta distruzione ad opera degli agenti atmosferici e umani". Dai sobborghi di Parigi alle mura del Medio Oriente, dalle strade di New York alle favelas brasiliane, dai paesaggi ghiacciati del Polo Nord fino ai campi profughi africani, corre un filo di fraternità civile che dal 2025 passerà anche all’ombra delle Due Torri.