NICOLETTA
Cronaca

L’assessora Madrid: "Progetto Bolognina. Più illuminazione e controlli continui"

Il punto sulla situazione del quartiere dopo l’ultimo accoltellamento "Abbiamo chiesto al prefetto di convocare un nuovo comitato. In cinque settimane effettuati 23 servizi della polizia locale in zona".

La polizia locale nel corso dei servizi di controllo del territorio con le unità cinofile

La polizia locale nel corso dei servizi di controllo del territorio con le unità cinofile

Tempera

Più controlli a piedi, più illuminazione. E attenzione alle ‘migrazioni’ dei fenomeni di microcriminalità. L’assessore alla Sicurezza Matilde Madrid punta molto sulla Bolognina, tanto che il quartiere è stato al centro degli ultimi due comitati per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. "E ne abbiamo chiesto uno ulteriore proprio questa mattina (ieri, ndr), per fare il punto su quanto fatto in queste settimane e, eventualmente, pianificare altre modalità d’intervento o aggiustare il tiro", spiega l’assessore. Perché, è la consapevolezza, "purtroppo la situazione, malgrado quanto stiamo facendo, non migliora".

L’ultimo episodio è di qualche sera fa, un uomo accoltellato in via Tiarini. "Un fatto preoccupante e un motivo d’allarme tra i cittadini, che continuano a segnalarci episodi di furti, vandalismi e rapine. La Bolognina è al centro della nostra attenzione, tanto che nell’ultimo comitato, il primo con il nuovo prefetto Enrico Ricci, abbiamo chiesto un maggiore coordinamento tra forze dell’ordine e polizia locale nella pianificazione dei servizi di controllo, organizzandoci per giornate, fasce orarie e strade. Soprattutto, ho chiesto che fossero incrementati i pattugliamenti a piedi, perché sono più incisivi, in ogni senso: un conto è passare con l’auto di servizio, un altro vedere ‘ad altezza d’uomo’ cosa succede nelle strade".

Ha già un bilancio di questo nuovo assetto? "Il reparto Sicurezza della polizia locale in cinque settimane ha effettuato 23 servizi, due interforze, assieme ai carabinieri, gli altri in autonomia, che hanno visto il coinvolgimento di 85 operatori, tra cui anche unità cinofile e operatori della territoriale del Navile. Sono state denunciate sei persone per spaccio, sono stati effettuati sequestri, anche importanti, di sostanza stupefacente e, assieme al personale di Acer, sono stati monitorati i cortili e le cantine dei palazzi di edilizia pubblica, tra via Zampieri, via Tibaldi, via Bolognese, via Di Vincenzo, via Sirani, via Serra e via Albani. Un lavoro fatto in maniera continuativa, perché solo così si riescono a ottenere risultati. Tuttavia, ancora non basta. Per questo abbiamo chiesto di convocare un nuovo comitato: le risorse sono a disposizione, ma bisogna capire come sfruttarle nella maniera migliore insieme".

Intanto, tra qualche settimana la Bolognina sarà più ‘luminosa’. "Una questione più volte sollevata dai cittadini del quartiere è proprio quella dell’illuminazione pubblica. Alcune strade, come abbiamo avuto modo di appurare nel corso di alcuni sopralluoghi, sono veramente buie. E il buio è un alleato delle condotte illegali. Per questo, assieme all’assessore Simone Borsari, abbiamo strutturato un piano per aumentare i punti luce nel quartiere: da metà gennaio inizieranno gli interventi per l’installazione di una sessantina di nuovi punti luce, che per la prima metà di febbraio dovrebbero già essere in funzione".

Dove? "Saranno distribuiti tra via Bolognese (20), nello slargo tra via Albani e via Fioravanti (10), in via Di Vincenzo (21), in via Tibaldi (5) e in via Nicolò Dall’Arca (3). In via Zampieri aumenteremo l’intensità dell’illuminazione esistente, mentre abbiamo chiesto ad Acer di intervenire per sistemare i punti luce dei palazzi che non funzionano. Infine, nelle aree dove ci sono alberi, come piazza dell’Unità, faremo in modo di sistemare i punti luce a un’altezza inferiore, in maniera tale da non essere coperti dalle foglie".

I cittadini sono ‘sentinelle’: tornerete a incontrali presto? "A brevissimo. Già dal fine settimana riprenderanno le settimane del sindaco nei quartieri e, dopo la zona Saragozza, colpita dall’alluvione, saremo in Bolognina: incontreremo residenti e commercianti, per recepire le loro necessità e spiegare come stiamo lavorando. Durante le feste c’è stato un allentamento dell’attenzione sul quartiere di cui adesso torneremo a occuparci con servizi costanti".

La Bolognina è sicuramente un quartiere problematico, ma in città le zone critiche sono diverse: lunedì c’è stata un’altra violenta aggressione in piazza XX Settembre... "Piazza XX Settembre è un’altra area dove, noi come le forze dell’ordine, concentriamo moltissimi sforzi: devo dire che nell’ultimo periodo, complice anche la presenza del mercatino, le cose sono andate migliorando. Ma dobbiamo insistere: confido molto nel progetto di gestione di 6 mesi che partirà a metà gennaio. Un bando vinto da Ascom, con cui puntiamo a rivitalizzare, riempiendo di attività per tutte le fasce d’età e in tutte le fasce orarie, la piazza. Certo, non possiamo lasciare da soli i gestori: li affiancheremo, proseguendo nelle attività di controllo per garantirne la sicurezza e poi staremo attenti alle ‘migrazioni’ dei fenomeni di criminalità. Attenzione particolare è rivolta alla Montagnola e alla zona di via Boldrini".

Nell’area negli ultimi anni c’è stata un’escalation delle violenze, probabilmente anche legate al consumo di sostanze come il crack, che è aumentato. "Il problema legato a questo tipo di dipendenze è molto grave e di difficilissima gestione. La sostanza crea stati alterati violenti e una dipendenza costante. Il risultato sono l’aumento dell’aggressività e la presenza contemporanea di consumatori e spacciatori nelle strade. Le unità di strada dei servizi sociali fanno un grande lavoro per tentare di intercettare chi fa uso di crack, ma è molto difficile. Su questo dobbiamo lavorare, per capire come aiutare queste persone".