Lollobrigida stoppa la polemica: "Governo non ostile a Bologna. Questa città è straordinaria"

Il ministro dell’Agricoltura risponde alle critiche Pd verso l’atteggiamento dell’esecutivo. Ieri pomeriggio la visita a sorpresa al Cosmoprof del presidente del Consiglio Meloni

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita ieri negli stand del Cosmoprof alla Fiera

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita ieri negli stand del Cosmoprof alla Fiera

Bologna, 23 marzo 2024 – Uno degi ultimi in ordine di tempo era stato l’ex premier Romano Prodi, che in tv su La7, durante una puntata di Otto e mezzo, aveva criticato la strategia del centrodestra che "si appropria via via del Paese" citando anche il caso di Bologna, dove "sui 30 km all’ora il ministro critica decisioni locali" e parlando esplicitamente di "controllo progressivo del governo".

Poi ieri aveva rincarato la dose la segretaria dem provinciale, Federica Mazzoni: "Gli indizi di questi giorni (a partire dall’ispezione del ministero dell’Interno a Bari per valutare un possibile scioglimento del comune pugliese per sospette infiltrazioni mafiose; ndr) fanno molto di più di una prova. FdI usa il potere istituzionale del governo in una maniera becera ed elettorale: vogliono colpire proprio le città governate dal centrosinistra. Cosa che avviene anche nei nostri territori".

Un attacco ad alzo zero a cui ha risposto ieri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, in città per accompagnare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una visita privata al Cosmoprof (in particolare allo stand di un senatore di FdI, Renato Ancorotti) alla quale erano presenti anche il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami e il senatore di FdI, Marco Lisei. Rispondendo ai cronisti che seguivano la visita della premier, Lollbrigida ha chiuso così la questione: "Il governo ostile a Bologna? Ma quando mai, Bologna è una città straordinaria...". Un modo per provare a disinnescare la strategia politica del centrosinistra verso le prossime Europee, ovvero lo scontro totale con l’esecutivo, dalle questioni politiche a quelle amministrative che riguardano i territori e i loro cittadini.

Di dossier aperti sui cui Roma e Bologna hanno avuto diversi attriti, d’altronde, ce ne sono molti sul tavolo: dal Passante ai risarcimenti post-alluvione, dalla Città 30 alla soluzioni infrastrutturali per l’Appennino, dai lavori del tram al resaturo della Garisenda. E vedendo la piega che sta prendendo la campagna elettorale è piuttosto scontato che si assiterà a ulteriori duelli su alcuni (o magari) tutti questi temi.