Archiginnasio d’oro a Prodi: sì delle associazioni cattoliche

Manifesto di Ucid, Acli, Cisl, Confcooperative, Movimento cristiano lavoratori e Fondazione Yunus: “Personalità di valore assoluto”. Ma i meloniani ribadiscono il ‘no’. E Forza Italia: “È un bluff del sindaco”

Gian Luca Galletti e Romano Prodi

Gian Luca Galletti e Romano Prodi

Bologna, 20 marzo 2024 – Un manifesto per sostenere il conferimento dell’Archiginnasio d’Oro a Romano Prodi. A promuoverlo una ‘cordata’ di associazioni di ispirazione cattolica, favorevoli a dar seguito alla proposta avanzata dal sindaco Matteo Lepore. Sul documento, promosso dall’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid), le firme dalle articolazioni bolognesi di Acli, Cisl, Confcooperative e Movimento cristiano lavoratori, nonché dalla Fondazione Yunus.

Il manifesto parte definendo l’ex premier "pienamente meritevole di ricevere tale riconoscimento" e ne elenca le ragioni: dall’Università alla fondazione di Nomisma, da Il Mulino agli incarichi istituzionali. Gian Luca Galletti, presidente Ucid, osserva: " L’assegnazione del riconoscimento è ampiamente giustificata. L’attribuzione, in passato, a tante personalità cittadine eminenti, pur appartenenti schieramenti politici anche molto distanti tra loro, dimostra l’importanza di distinguere tra posizioni e opinioni personali in fatto di politica e contributi culturali, di pensiero e di analisi".

E qui cita, tra gli altri, Giuseppe Dossetti, Giovanni Bersani, Giuseppe Dozza e Giacomo Lercaro: "Non è determinante il posizionamento politico, bensì il valore civile e culturale del contributo". L’ex premier, prosegue Galletti, è "da tanti anni estraneo ad ogni impegno diretto in politica e il suo intervento nel discorso pubblico si giustifica proprio in ragione della levatura culturale che gli viene ampiamente riconosciuta", aggiunge l’ex ministro, ribadendo "in modo netto" che l’assegnazione dell’Archiginnasio va intesa "come opportunità di confronto".

La ‘spinta’ delle associazioni cattoliche arriva quando il voto in Consiglio comunale è in stand by, per volete proprio del primo cittadino, che ha chiesto al centrodestra di riflettere e di esprimersi per il ‘sì’, in considerazione del lustro che l’ex premier ed ex Commissario Ue ha dato alla nostra città. Per ragioni analoghe, anche il senatore Pier Ferdinando Casini aveva lanciato un appello all’opposizione.

La quale, però, da quell’orecchio pare non sentirci: ieri all’Hotel Europa un coro di "Nooo" si è alzato dalla platea di meloniani quando è emersa il tema Archiginnasio. Nicola Stanzani di Forza Italia, invece, ha dato una sua versione della querelle. Sostenendo che quello di Lepore "è un bluff". La maggioranza, infatti, avrebbe potuto condividere la proposta, invece ha scelto "l’imposizione". Cosa c’è dietro? "Non sarebbe la prima volta che il Pd fa uno scherzo del genere al Professore. Se ieri fu il palazzo del Quirinale, oggi è il portico dell’Archiginnasio", ma per FI la domanda rimane la stessa: "Tu quoque?". Insomma "Lepore bluffa – afferma Stanzani – ma il Bruto è lui".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro