L’Archiginnasio d’oro a Prodi . Lepore rinvia il voto in aula: "Il centrodestra rifletta bene"

Altri sette giorni, poi il Consiglio comunale si dovrà pronunciare riguardo il riconoscimento. Ma Cavedagna (FdI) chiude la porta: "L’ex premier è persona ancora politicamente attiva".

L’Archiginnasio d’oro a Prodi . Lepore rinvia il voto in aula: "Il centrodestra rifletta bene"

L’Archiginnasio d’oro a Prodi . Lepore rinvia il voto in aula: "Il centrodestra rifletta bene"

"Abbiamo chiesto lo spostamento di una settimana della discussione in Consiglio comunale sul conferimento dell’Archiginnasio d’oro a Romano Prodi". Con queste parole, il sindaco Matteo Lepore ha annunciato ieri lo slittamento del voto in Consiglio per il conferimento del premio all’ex premier. Il motivo è dare "ulteriore tempo alle parti per riflettere".

Lepore, in verità, si riferisce alle opposizioni che, in seguito alla proposta di attribuire il maggior riconoscimento comunale al due volte Presidente del Consiglio, hanno rumoreggiato. Dalle colonne del nostro giornale, nei giorni scorsi, anche il senatore Pier Ferdinando Casini aveva rivolto un appello al centrodestra.

A loro si rivolge anche Lepore. "I prossimi sette giorni saranno importanti affinché il centrodestra riconosca il valore della figura di Prodi, identificandone il valore della persona, che viene prima della parte politica". E, in un’ottica di reciprocità, prosegue menzionando i riconoscimenti attribuiti dalla giunta di centrosinistra a Giorgio Guazzaloca, quindi "la medaglia al valore civico e una piazza a pochi passi da palazzo d’Accursio. Lo abbiamo fatto perché crediamo che nelle istituzioni si debba vivere assieme. Poi ci sono idee diverse ed è giusto misurarsi alle elezioni con visioni differenti". Insomma, il valore di quanto fatto da una persona per la propria città, va oltre gli steccati politici.

Ancora una volta, a chiudere la porta in faccia alla proposta del sindaco è Stefano Cavedagna, capogruppo comunale di FdI, che non ne vuole sapere di "farsi dettare cosa deve fare il centrodestra da Lepore e dai suoi singolari e maldestri tentativi".

Cavedagna insomma ribadisce il no delle opposizioni, dopo che nei giorni scorsi in commissione si è consumato lo scontro tra lo stesso meloniano, che ha definito "una clava politica" questo uso delle onorificenze comunali, e il capogruppo Pd, Michele Campaniello, che ha risposto definendo le parole dell’esponente di FdI come "un insulto alla democrazia".

Insomma, Cavedagna, in rappresentanza dell’opposizione, si dice "dispiaciuto che un’onorificenza importante come questa, che dovrebbe unire, venga utilizzata dal sindaco come strumento di scontro". E chiude rammentando che "nessuno mette in dubbio gli importanti ruoli che Prodi ha ricoperto, ma ricordo che egli è una persona ancora politicamente attiva sullo scenario", come dimostrano anche le ultime dichiarazioni sul ’campo largo’ della sinistra".

Infatti, Prodi è un uomo che "ha ancora un grande rilievo internazionale - risponde il sindaco -, ha più di 40 lauree ad honorem in giro per il mondo, ed è motivo di orgoglio per la nostra città dal punto di vista istituzionale, oltre ad essersi sempre speso per il bene del Paese". In ogni caso, "si può votare a prescindere - secondo Lepore - dal voto del centrodestra", ribadendo anche "il supporto, come maggioranza, alla candidatura di uno dei padri della Repubblica italiana e un punto di riferimento per i cittadini bolognesi, anche per chi non lo ha mai votato".

Non solo, il sindaco Lepore richiama "le competenze sovranazionali nell’ambito economico e industriale", e anche all’importanza dell’ex Premier per le istituzioni europee, con l’augurio che questo premio ne riconosca "l’impegno, le energie e i valori fortemente europeisti dell’ex presidente della Commissione europea. Virtù che devono unirci, così come ci unisce l’amore per Bologna".

Giovanni Di Caprio

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