FRANCESCO MORONI
Cronaca

Luci a San Luca. Scatti, selfie e cori:. Cesare vive il suo show insieme ai bolognesi

Portici illuminati, Cremonini accompagna il sindaco sotto i 300 archi. Un’esplosione unica di suoni e immagini. Con omaggio ai rossoblù.

Luci a San Luca. Scatti, selfie e cori:. Cesare vive il suo show insieme ai bolognesi

Luci a San Luca. Scatti, selfie e cori:. Cesare vive il suo show insieme ai bolognesi

"Luci a San Luca / di quella sera / Che c’è di strano siamo stati tutti là...", canterebbe – parafrasando – Roberto Vecchioni. "Tu come me / Tu come me / Che le stelle della notte fossero ai tuoi piedi / Che potessi essere meglio di quello che vedi", scandisce invece la voce di Lucio Dalla, a pochi metri dal santuario della Beata Vergine. Quasi nessuno, con ogni probabilità, aveva mai ascoltato Stella di Mare guardando il tramonto e il Dall’Ara dall’alto, ai piedi di San Luca. Il portico simbolo della città si illumina e la città risponde presente: migliaia i bolognesi (e non) che ieri sera si sono fatti trovare pronti, per l’accensione delle luminarie volute da Cesare Cremonini: ‘Luci a San Luca’. "Non si sono mai visti così tanti pellegrini", ironizza una passante. E, alle 21.30, con l’accensione delle luci, dei giochi di colore, delle installazioni, è calato per un po’ anche il silenzio. La meraviglia è andata avanti fino alle 5. Un regalo a Bologna da parte di chi, dell’amore per Bologna, ne ha fatto un manifesto e ora, dall’anno scorso, anche un appuntamento fisso che inaugura l’estate. Un evento che vede la media partnership di Qn-Resto del Carlino: quasi due i chilometri di percorso, circa 300 gli archi coinvolti dallo spettacolo, incredibile le sensazioni. L’iniziativa è stata rinnovata e arricchita dai lavori del light-land artist Philipp Frank, è stata un successo. I più puntuali hanno cominciato a riempire il portico di San Luca già prima delle 20.

E poi è arrivato lui, Cesare Cremonini, accolto da un bagno di folla, insieme con il sindaco Matteo Lepore: i due hanno fatto un bel pezzo di salita assieme, tra le foto e i video dei presenti. Qualcuno gli urla un "Forza Bologna!", sapendo della sua fede rossoblù. "Grazie Cesare…", gli dice qualcuno. "Che bella Bologna mia", aggiunge un altro. Tra i punti ‘caldi’ del percorso: l’Arco del Meloncello, dove per circa 60 metri si sono stagliate le proiezioni di ‘benvenuto’, tra soffitto, pavimento e portico. Poi la curva delle Orfanelle, dove la luce è diventata ancor più protagonista cominciando a danzare e a riflettersi. Sui cipressi e sul verde. Sul porfido e sull’asfalto. In sottofondo, le musiche composte da Cremonini e dal suo produttore, Alessandro Magnanini. E poi la scalinata finale, con le installazioni di Frank, la voce di Lucio, le onde e le figure impresse sul muro. Blu, azzurro, rosso, giallo, rosa: le sfumature si mischiano e le immagini si sovrappongono. Foglie, increspature, geometrie surreali: le figure diventano un puzzle unico. Una salita di emozioni dove chiunque è rimasto col fiato sospeso e il naso all’insù. Dopo l’Orfanelle, esistono solo il rosso e il blu: eccolo, l’omaggio al suo Bologna in Champions League, che il cantautore aveva promesso. Maglie rossoblù? Una marea. Poi i colori dell’arcobaleno, che si alternano e illuminano la via. Poco più su, un lampo di luce scorre lungo le volte. Il traguardo è vicino: da qui Bologna è ancora più bella e, fino a domenica sera, anche più luminosa.