L’Unione dell’Appennino riparte. Valentina Cuppi eletta presidente

"Imprescindibile garantire l’uguaglianza territoriale nella Città metropolitana in termini di servizi".

L’Unione dell’Appennino riparte. Valentina Cuppi eletta presidente

Valentina Cuppi, prima cittadina di Marzabotto, è stata eletta presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese

È Valentina Cuppi la nuova presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, eletta l’altra sera dal consiglio dell’Unione. Quale presidente del consiglio è stato eletto dalla giunta Giuseppe Pucci, sindaco di Gaggio Montano e come vicepresidente del consiglio Bruno Pasquini, sindaco di Monzuno. A breve saranno definite dalla giunta le ulteriori nomine e deleghe. Valentina Cuppi nel 2019 è stata eletta prima cittadina del Comune e riconfermata al secondo mandato nel giugno del 2024. Durante gli scorsi cinque anni è stata assessore dell’Unione con delega a Cultura, Turismo, Pari Opportunità e Scuola. Attualmente ricopre anche il ruolo di delegata alle Politiche per l’Appennino bolognese in Città Metropolitana.

"L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese compie quest’anno i suoi primi dieci anni di vita – ricorda la presidente Cuppi –. È stato un percorso di evoluzione costante per poter arrivare all’equilibrio che attualmente abbiamo raggiunto. Il processo è ancora in crescita, ma sicuramente siamo giunti ad un livello di maturazione di questo ente che ci consente di lavorare come vera e propria Unione e non come la semplice sommatoria di singole entità comunali. Insieme siamo riusciti a vincere numerosi bandi che hanno portato molte risorse in tutti i comuni. Alle attività che gestivamo in Unione si è aggiunto il coordinamento dei finanziamenti Pnrr. Il completamento delle opere finanziate dal Pinqua, la realizzazione del progetto della Green Community e infine la creazione della Comunità energetica saranno obiettivi centrali e strategici per lo sviluppo del nostro territorio nei prossimi anni".

"Unendo competenze e risorse – aggiunge la sindaca di Marzabotto – è stato possibile migliorare la gestione di alcuni servizi, permettendo di mantenere lo stesso livello di offerta e assistenza ai cittadini in tutto il territorio dell’Unione. La nostra area appenninica non è affatto fragile per natura, è piena di ricchezze storiche, naturalistiche, culturali ed ha un grande potenziale di sviluppo. Ovviamente ci deve essere data la possibilità di far esplodere questo valore, come sta avvenendo con i tanti bandi vinti, ma imprescindibile sarà raggiungere e garantire l’uguaglianza territoriale nella Città Metropolitana in termini di servizi, sanità, mobilità sostenibile, trasporto pubblico e infrastrutture, anche digitali, superando davvero le diseguaglianze territoriali esistenti tra centri urbani e periferia, aree montane e pianura".