
Il quarantenne pugliese è accusato anche di violenza sessuale sulla moglie. I suoi difensori: "Si proclama innocente, faremo emergere la verità dei fatti". .
Prima udienza per il processo che vede imputato un quarantenne pugliese accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. I fatti risalgono ad aprile quando l’uomo, al termine della partita Bologna-Monza al Dall’Ara, aveva abbandonato i figli (la femmina di 10 e il maschio di 9 anni) allo stadio allontanandosi stizzito dopo il pareggio. I bambini erano riusciti a tornare a casa prima di lui grazie all’interessamento di una tifosa che, notandoli in lacrime, li aveva aiutati a telefonare alla mamma. Una volta a casa, il padre aveva dato di matto inveendo contro la moglie – una trentanovenne pugliese costituitasi parte civile e difesa dall’avvocato Marco Sciascio – mettendo anche a soqquadro casa e distruggendo i mobili. Un episodio che nella donna aveva fatto scattare il bisogno di denunciare anni di abusi e violenze da parte del marito. "Il mio assistito – così l’avvocato Nicola Trisciuoglio che, insieme alla collega Leonarda Giorgia Giuffrida, difende il quarantenne – si proclama con forza innocente. Quella che cercheremo di far emergere è un’altra realtà fattuale ben diversa da quella che vorrebbe dimostrare l’accusa e la parte civile". La prossima udienza, nella quale verranno sentiti i testi del pm, è prevista a maggio. Nel mentre, per il quarantenne rimane la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento a moglie e figli con braccialetto elettronico.
c. c.