Manifestazione trattori a Bologna: quali sono le strade coinvolte

Lunedì nero per la città in vista di due cortei provenienti da Modena e Ferrara che si ritroveranno in piazza della Costituzione e che provocheranno ingorghi e criticità alla mobilità

Bologna, 22 gennaio 2024 – Oltre ai rallentamenti dovuti al nuovo limite dei 30 km/h – progetto che ha suscitato molte polemiche negli ultimi giorni e su cui è intervenuto anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini – oggi in città potranno esserci ulteriori criticità e ingorghi di traffico a causa di una manifestazione di protesta degli agricoltori

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Protesta agricoltori a Bologna: la manifestazione dei trattori paralizza via Stalingrado

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Si prospetta un lunedì (22 gennaio) nero per i bolognesi, insomma. Indicativamente tra le 10 e le 11 di questa mattina, infatti, è previsto l’arrivo di due cortei: uno proveniente da Modena e l’altro da Ferrara. Gli agricoltori si riuniranno attorno a mezzogiorno in Regione, con punto di ritrovo in piazza della Costituzione, mentre il ritorno dovrebbe avvenire tra le 18 e le 19. 

La protesta degli agricoltori: i trattori in piazza della Costituzione a Bologna
La protesta degli agricoltori: i trattori in piazza della Costituzione a Bologna

Strade coinvolte

I due cortei saranno scortati da Polizia Locale e Stradale. Potrebbero verificarsi problemi di mobilità.

Nella zona ovest della città, il tratto interessato dal corteo riguarda: dalla Rotonda Gasbarrini (nota come rotonda del camionista), via Marco Emilio Lepido, via de Gasperi, via Togliatti, Rotonda Romagnoli, viale Pertini, viale Prati di Caprara, viale Sabena, via Terracini, via Manzi, via Marco Polo, via Gagarin, via Gobetti, Rotonda Langer, via Tibaldi, piazza dell'Unità, via Donato Creti, via Stalingrado, piazza Costituzione.

A nord invece, attenzione a questi tratti: dalla Rotonda dei Vigili del Fuoco e, seguendo via Ferrarese, Rotonda Monti, via Stalingrado fino a piazza della Costituzione.

Perché si protesta

I trattori hanno già sfilato in Sicilia sabato 20 e tra le motivazioni c’è la richiesta di investimenti nel settore agricolo, che verserebbe in un momento di difficoltà. “Pretendiamo investimenti per un settore che è fonte di investimento per la Sicilia”, è stato detto.

Di base, fra gli altri motivi della protesta ci sono "le politiche dell'Ue, dell'Italia e della Regione Siciliana che favoriscono la vendita di prodotti non salubri a danno di quelli siciliani; la mancanza di misure concrete a sostegno dell'agricoltura e dell'allevamento, schiacciati da costi di produzione schizzati alle stelle; la svendita dei terreni alle multinazionali dell'energia; l'inserimento di carne sintetica, cibo preparato nei laboratori e di tutti quei prodotti alimentari che, a differenza dei prodotti siciliani, sono nocivi per la salute; lo spopolamento della Sicilia a causa della continua emigrazione di giovani".

Quella degli agricoltori è una protesta contro le politiche agricole europee che, per agevolare la transizione verde, andrebbe a toccare proprio questo settore. Ci sono già state molte mobilitazioni in Europa: dalla Germania dove si protesta contro il taglio delle agevolazioni fiscali del diesel per i veicoli agricoli, alla Francia dove si sono visti diversi incolonnamenti e blocchi delle strade con balle di fieno, fino alla Romania dove le proteste continuano a oltre dieci giorni.