REDAZIONE BOLOGNA

Mostra di Carlo Soricelli a Bologna: denuncia sociale sulle morti sul lavoro

La mostra di Carlo Soricelli a Bologna esplora il tema delle morti sul lavoro, trasformando il dolore in poesia.

Un particolare del quadro di Soricelli Non morire, amico mio del 1981

Un particolare del quadro di Soricelli Non morire, amico mio del 1981

Sarà inaugurata domani alle 16 16, nelle sale espositive di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo in via Farini 15 a Bologna, la mostra ’Morti sul lavoro. Bianche lenzuola celano vuoti immensi’ di Carlo Soricelli.

Artista sempre attento a trasferire le dinamiche sociali nelle sue opere, Soricelli intreccia il tema del lavoro alle altre fragilità ed emarginazioni che attraversano la comunità, per una denuncia sociale che origina dall’attività a cui oggi dedica gran parte delle energie, l’Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro, con uno sguardo attento e quotidiano, incardinato a Bologna ma di portata nazionale, sulla tragedia delle morti bianche.

Metalmeccanico di professione, artista per passione ma dotato di una grande carica ideale e di un’anima gentile, testimone infaticabile di impegno civile. Dopo una vita trascorsa lavorando in fabbrica, Soricelli ha deciso di dedicare gli anni della sua pensione al monitoraggio delle persone che in Italia perdono la vita sul posto di lavoro. Storie urbane di marginalità, seppur tristi e angosciose, obbligano a fermarsi e a riflettere, ma elaborate attraverso la grande capacità artistica di Soricelli sono in grado di trasformare il dolore e la sofferenza in poesia.

Il problema è complesso e per essere affrontato necessita di un approccio integrato, ognuno deve fare la sua parte. Chi legifera. Nuove leggi. Chi offre lavoro. Lavoro sicuro. Chi rappresenta i lavoratori. Tutela. Chi fa cultura. Generare consapevolezza e coscienza. Chi fa arte. Emozionare, denunciare, diffondere conoscenza. È l’obiettivo di questa mostra. Carlo Soricelli con il suo lavoro ci mostra l’ingiustizia, la drammaticità delle morti sul lavoro e ci invita a diventare responsabili, a capire, ad indignarci. Le sue sono opere di denuncia sociale. I quadri, le sculture suscitano emozioni struggenti, tristezza infinita e allo stesso tempo partecipazione umana, condivisione, ammirazione. Carlo Soricelli con le sue opere trasforma il dolore e la sofferenza in un racconto carico di umanità, in poesia.

All’inaugurazione di domani saranno presenti la presidente della Fondazione Carisbo, Patrizia Pasini, il Senatore Pier Ferdinando Casini, il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, il Direttore Ufficio diocesano Pastorale sociale e del lavoro, don Paolo Dall’Olio, l’artista Carlo Soricelli e l’architetto e curatore della mostra Luciano Pantaleoni.

In attesa di conferma la presenza di Giovanni Paglia, neo Assessore Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili della Regione Emilia-Romagna.