
Gli amministratori delegati di Fincantieri e Gruppo Hera, Pierroberto Folgiero e Orazio Iacono
Aumentare la percentuale di rifiuti recuperati dalle lavorazioni grazie a una gestione diretta, dedicata, con nuovi impianti pensati e realizzati per un unico cliente. È la strategia che ora lega il Gruppo Hera e Fincantieri che, nelle scorse ore, hanno dato vita alla newco CircularYard srl che, negli otto cantieri italiani del colosso della nautica, si occuperà di un nuovo sistema integrato di gestione dei rifiuti per una loro valorizzazione (e riduzione) in ottica di economia circolare. E in futuro si prevede di allargare la newco ad altri siti di Fincantieri all’estero. Per l’operazione sono previsti quasi 13 milioni di euro di investimenti in progettazione e costruzione di nuovi impianti, riqualificazione e ottimizzazione di infrastrutture e attrezzature in chiave ‘green’, mirati ad ottenere, già dal primo anno, una riduzione del 15% di scarti indifferenziati.
Il progetto si svilupperà in due fasi, con l’obiettivo finale di gestire quasi 100.000 tonnellate all’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri navali di Fincantieri e di incrementare, appunto, del 15% le frazioni valorizzabili (in particolare ferro, legno, plastica e carta) già entro i primi 12 mesi di accordo. In parallelo saranno studiati specifici interventi per andare a regime grazie alla realizzazione di impianti avanzati, ad esempio per il trattamento e riuso delle acque o il recupero del rame, così come alla gestione ottimizzata dei rifiuti. Successivamente, si consoliderà il percorso tramite la predisposizione di impianti di trattamento con "tecnologie all’avanguardia in Europa". CircularYard avrà dunque il compito di presidiare l’intero processo di gestione dei rifiuti, con "focus specifico sulla conduzione operativa degli impianti per la valorizzazione di scarti di gestione, degli smaltimenti e dei residui recuperabili", condividono Hera e Fincantieri.
La compagine societaria è formata al 60% dal Gruppo Hera e al 40% da Fincantieri. Hera sarà presente con Herambiente servizi industriali (Hasi) al 55% e Acr di Reggiani Albertino (Acr) con il restante 5% (entrambe sono società controllate da Herambiente). "Siamo orgogliosi di mettere al servizio del primo shipbuilder occidentale le nostre elevate competenze, l’eccellenza impiantistica e la pluriennale professionalità nel processo di gestione circolare dei rifiuti, per promuovere la rigenerazione delle aree urbane e industriali – commenta Orazio Iacono, ad di Hera –. Acceleriamo il nostro percorso che porterà il Gruppo Hera a diventare il motore dell’economia circolare del tessuto industriale italiano"."In linea con il nostro piano industriale sull’eccellenza operativa, CircularYard rappresenta un progetto che unisce know-how complementari e ci consente di applicare le migliori pratiche e l’innovazione tecnologica nella gestione e nella valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di produzione", aggiunge Pierroberto Folgiero, ad e direttore generale di Fincantieri.
Martino Pancari