
Si infiamma nuovamente la polemica sulla piscina di Castel San Pietro, su quella attuale e sull’impianto futuro. L’improvviso stop di...
Si infiamma nuovamente la polemica sulla piscina di Castel San Pietro, su quella attuale e sull’impianto futuro. L’improvviso stop di lunedì dovuto a problemi alla caldaia risolti nello spazio di 24 ore, con l’impianto tornato riutilizzabile nella giornata di martedì, ha reinnescato la minoranza. Lo scontro sulla piscina, del resto, dura da più di un anno, quando l’impianto che affaccia su viale Terme rimase chiuso per settimane prima di individuare, come soluzione invernale, la copertura della piscina con un pallone pressostatico. Una soluzione destinata in realtà a restare per un paio d’anni, fino a quando non vedrà la luce il nuovo impianto che sorgerà sempre lungo viale Terme, ma vicino al Golf Club ’Le Fonti’.
Ed è proprio sulla destinazione del progetto futuro che esordisce Lorenzo Brogi (foto), consigliere in quota Fratelli d’Italia. "È un progetto, quello della nuova piscina, di cui non si sa nulla, con il consiglio comunale che non è mai più stato aggiornato da mesi a questa parte. Di sicuro – prosegue Brogi – non c’è un progetto definitivo ma neppure una bozza di progetto, così come nessuna risorsa è stata iscritta né nel bilancio consuntivo, né in quello preventivo". Ma c’è un problema ancor maggiore, secondo Brogi: "Si è scelta come area un terreno in zona scoscesa composto da terra di riporto, per di più a pochi metri dal fiume Sillaro – spiega il consigliere –. Su un terreno come quello vanno fatti carotaggi, indagini geologiche atti a capire se sia idoneo per la realizzazione di un impianto natatorio, ma non ci risulta che il Comune abbia fatto alcun tipo di studio o di ricerca a riguardo". Un progetto che resta, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, "totalmente nebuloso, senza peraltro alcun accenno su quali saranno i costi che il Municipio dovrà sostenere".
Claudio Bolognesi