Papà Salis a Monte Sole: "Processo giusto per Ilaria"

Bonaccini sul palco: "C’è un revisionismo di ritorno che spaventa". Landini: "Mobilitazione per la Costituzione". Cuppi legge il monologo di Scurati.

Papà Salis a Monte Sole: "Processo giusto per Ilaria"

Papà Salis a Monte Sole: "Processo giusto per Ilaria"

Dal parco di Monte Sole Roberto Salis presta la sua voce alla figlia Ilaria per continuare a chiedere un processo giusto in un 25 aprile dove gli spettri delle prepotenze aleggiano sulla Festa della Liberazione. "Ilaria si candida al Parlamento europeo – spiega il padre – per avere un processo giusto. Da antifascista qual è non è sua abitudine scappare dalle ingiustizie, ma vuole affrontarle senza perdere le sue dignità nonostante i soprusi che sta subendo. La battaglia legale che sta affrontando è difficilissima, dato che non ha avuto neppure la possibilità di tradurre le carte processuali, e per questo solo con l’immunità può avere accesso a quegli atti e contestare le presunte aggressioni a chi inneggia al ritorno del nazismo".

Il luogo è simbolico per tanti motivi a partire dal fatto che Walter Reder, l’ufficiale nazista che guidò l’Eccidio di Marzabotto massacrando 960 persone, venne scarcerato pur essendo condannato all’ergastolo senza neppure chiedere perdono ai familiari, lasciando intendere che non c’era ingiustizia negli ordini che aveva impartito essendoci la guerra. "Una strage che fu infamia", ha detto ieri il capo dello Stato Sergio Mattarella.

Non è solo un problema di revisionismo, ma di identità e di convivenza civile, come ha in mattinata sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. "La nostra Costituzione è antifascista – dice il governatore – basta leggere l’articolo 3. Vedo un tentativo di revisionismo di ritorno che mi spaventa: è vero che noi dobbiamo dare pietà a tutti i caduti, ma guai se si mettessero sullo stesso piano coloro che hanno perso la vita per difendere un regime criminale e assassino e chi l’ha data per garantire a tutti libertà, pace e democrazia". Sul palco è salito anche il segretario della Cgil Maurizio Landini: "Il movimento dei lavoratori ha dato un contributo decisivo per sconfiggere il nazifascismo dagli scioperi del 1944, quando scioperare significava essere deportati e mettere a repentaglio la propria vita. Oggi per difendere la democrazia bisogna applicare la nostra Costituzione, impedendo che la cambino e vadano avanti con le leggi folli che stanno proponendo. Oggi deve essere l’inizio di una grande mobilitazione per affermare i diritti affermati nella nostra Costituzione".

La sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, ha letto dal palco il monologo di Antonio Scurati che la Rai ha censurato ritenendolo eccessivamente fazioso nel sul essere antifascista, mentre nel pomeriggio hanno sfilato anche le lavoratrici della Perla che da tempo stanno combattendo per difendere la propria occupazione.

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