Passante Bologna, la protesta di Legambiente e dei comitati

"Queste opere non servono, dobbiamo guardare al futuro. L'obiettivo dovrebbe essere il trasporto pubblico elettrico"

Alcuni manifestanti fuori dalla sala congressi

Alcuni manifestanti fuori dalla sala congressi

Bologna, 9 marzo 2019 - Circa 600 persone al palazzo dei Congressi in Fiera a Bologna per l’incontro “Sbloccare le infrastrutture strategiche”, organizzato dal Comune e dalla Regione. Fuori dall’ingresso, si sono riunite diverse associazioni che protestano contro il Passante di Bologna, la bretella Compogalliano-Sassuolo e la Cispadana.

“Simbolicamente Bonaccini e Merola hanno voluto lanciare il messaggio al resto dell’Italia che per questa regione le opere prioritarie siano le tre autostrade: un messaggio sbagliato in cui non ci si riconoscono molte dei cittadini della regione. Dobbiamo dimostrare che la manifestazione dentro il palazzo non rispecchia tutti i cittadini- dichiara Lorenzo Frattini del comitato regionale di Legambiente- Qui si parla di due nuove autostrade: la bretella Campogalliano Sassuolo e la Cispadana, che non servono. Sul Passante di mezzo, con tutte le risorse a disposizione, si poteva pensare a un progetto di più ampio respiro: riduzione dell’uso dell’auto, azioni di fluidificazione e tutela delle persone che abitano in periferia. È successo il contrario: delle risorse sono rimaste solo quelle che servono a Società Autostrade”.

A lottare contro opere “ritenute inutili e dispendiose di denaro pubblico” come dichiarano i presenti, anche il Comitato contro il passante “Noi non siamo contro le opere, siamo contro lo spreco di denaro pubblico, usato per fare opere inutili e dannose, - dichiara Giovanni Nespoli- . Un’autostrada che passa in mezzo alla città è incompatibile dal punto di vista ambientale: nella zona attraversata dall’autostrada si muore 5 anni prima, come dimostrano le statistiche. Questo progetto non risolve il problema della congestione del traffico. Il trasporto pubblico elettrico dovrebbe essere l’obiettivo, per questo dico che blocchiamo solo le opere inutili che guardano a un modello antico”.

“Siamo arrivati al capolinea, ma a parte i bambini che se ne sono accorti, chi deve decidere per il futuro dell’umanità, non sembra vedere- commenta Angelo Michelucci, vicepresidente WWF Bologna-. Mandano avanti un mondo come 120 anni fa. Dovremmo cambiare per pensare al futuro, invece pensiamo sempre agli affari di bottega. Il problema vero è il cambiamento climatico, ma l’ambiente interessa solo al 5% delle persone”.

Con un focus sul Brennero e sulla Cispadana si esprime Silvano Tagliavini del 'Coordinamento cispadano no autostrada, sì strada a scorrimento veloce': “Sono 15 anni che diciamo, come del resto disse nel 2004 la Regione, facciamo una strada a scorrimento veloce, poi si sono inventati un’autostrada che non serve a nessuno, se non a far piacere a qualcuno. Abbiamo già tratti e con poche centinaia di milioni riusciremmo a collegare tutto il territorio: dovrebbero sistemare le strade locali. Guardiamo al Brennero: dal 2021 non si passerà più con le merci su gomma, ma su treno”.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro