
Polfer, tre arresti in poche ore: "Ma gli organici sono ai minimi"
Tre arresti in meno di 24 ore per la Polfer, che domenica ha messo le manette a tre stranieri, protagonisti di furti e rapine, commessi tra le 9 e le 23. Il primo è stato notato dopo aver sottratto lo zaino a un turista distratto da una telefonata ed è stato arrestato per tentato furto aggravato; dopo circa un’ora, un’altra pattuglia composta da agenti e militari dell’Esercito dell’operazione Stazioni Sicure, ha fermato un individuo straniero che poco prima aveva sottratto una borsa e un paio di occhiali in un negozio della stazione, minacciando l‘addetta alla vendita intervenuta per recuperare il maltolto, arrestato per il reato di tentata rapina; infine alle 23 personale della Polfer è intervenuto, anche in questo caso con i militari, in Piazza delle Medaglie d’Oro, per una rapina: uno straniero aveva aggredito con una bottigliata al viso un connazionale per derubarlo. Anche lui è finito in cella, per rapina. Tre arresti che denotano un presidio del territorio svolto egregiamente dai poliziotti, ma non senza difficoltà, come spiega il Siulp: "Non si può lavorare così – dice Amedeo Landino –. Con solo cinque operatori di polizia impiegati in stazione e solo quattro volanti in tutta la città per la sicurezza, la notte appena trascorsa". E ancora: "Alla Polfer era previsto l’arrivo di nove agenti in prova, ma ne sono stati assegnati sette. Per la Questura una cinquantina che non riusciranno a colmare i trasferimenti in uscita ed i pensionamenti". Questo, mentre in piazza XX Settembre, "la situazione è sempre più incandescente".
m.m.