MASSIMO SELLERI
Cronaca

Ragazze travestite da Br. Marina Biagi: "Una ferita"

Parla la moglie del giuslavorista assassinato: "Colpita tutta la città". La professoressa ospite al convegno sul caporalato. Presente anche Zuppi .

La professoressa Orlandi e il vescovo Zuppi al convegno su lavoro e caporalato

La professoressa Orlandi e il vescovo Zuppi al convegno su lavoro e caporalato

"Come si può commentare?". Gli occhi di Marina Orlandi, vedova del giuslavorista Marco Biagi non sono descrivibili. Nascondo il dolore chi pensava che non si potesse sbeffeggiare ulteriormente chi era stato ucciso perché cercava di rendere migliore la vita degli altri e, invece, la notte di Halloween tre ragazze si sono fatte immortalare mentre reggevano lo striscione delle Brigate Rosse e una di loro era in posa come se fosse Aldo Moro.

"Lo ripeto: come si può commentare? – si chiede Marina Orlandi – Credo che questo episodio sia incommentabile e molto triste. Una cosa che non ferisce solo i familiari, ma tutta la città". La moglie del professer Biagi era ospite del seminario "Lavoro sfruttato e caporalato: per un’azione preventiva e coordinata nei territori" organizzato anche dalla fondazione dedicata al marito e di cui è presidente. Il momento di riflessione si è tenuto nella giornata di ieri alla fondazione Lercaro e tra i vari interventi previsti vi era anche quello del cardinale Matteo Zuppi.

"Fa male sapere – ha spiegato il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna – che il caporalato è presente anche nel nostro territorio, ma sarebbe ancora peggio fare finta che non ci sia. Dobbiamo lavorare insieme per sconfiggerlo perché non è possibile che vi sia un reclutamento illegale di lavoratori. Le leggi e le norme per difendere l’occupazione e i lavoratori ci sono, ma a volte viviamo i diritti come un peso quando, invece, sono una tutela. Ci sono anche delle lacune che vanno colmate, ma prima dobbiamo risolvere quelle difficoltà che impediscono al diritto di funzionare. Non è una cosa che riguarda solo la nostra regione, ma è una questione da affrontare a livello nazionale. Ognuno deve fare la sua parte e noi come Chiesa siamo pronti a farla".

Oltre alla fondazione Marco Biagi anche l’associazione Il Mulino ha promosso questo seminario che ha cercato di coinvolgere il punto di vista di tutte le aree del paese. "Abbiamo deciso di tenerlo a Bologna – riprende la vedova Biagi – proprio perché qui ha sede l’associazione Il Mulino e sono contenta che la sala sia piena di persona. Significa che c’è molta sensibilità verso questo tema molto delicato".