NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Rapina al parco della Montagnola: rider pakistani aggrediti e un arresto

Due rider pakistani aggrediti e rapinati al parco della Montagnola. Arrestato un tunisino di 22 anni, complici in fuga.

Due rider pakistani aggrediti e rapinati al parco della Montagnola. Arrestato un tunisino di 22 anni, complici in fuga.

Due rider pakistani aggrediti e rapinati al parco della Montagnola. Arrestato un tunisino di 22 anni, complici in fuga.

Presi a sprangate e rapinati. Accerchiati in pieno centro, al parco della Montagnola, nel pomeriggio, da cinque persone. Le vittime, due giovani rider pakistani, di 25 e 19 anni, sono finiti all’ospedale: il primo con la testa spaccata e sette giorni di prognosi; il minore con un ginocchio rotto e 30 giorni di prognosi.

Uno degli aggressori, un tunisino di 22 anni, ospite di una struttura del Reggiano, è stato arrestato, poco dopo, dai poliziotti delle Volanti e della Polfer. Tutto è iniziato intorno alle 17,30. Il rider venticinquenne si era fermato, con la sua bicicletta, nei pressi dell’entrata del parco, per fare una consegna, quando è stato avvicinato dai cinque nordafricani, che gli hanno proposto di acquistare della droga. Lui ha rifiutato: a quel punto sono partite le botte ed è spuntata anche una sbarra di ferro, sottratta al cantiere del tram in via Indipendenza.

Ad impugnarla, da quanto emerso, era proprio il ventiduenne tunisino, che ha colpito in testa il fattorino, mentre gli altri lo prendevano a calci e pugni e gli portavano via il portafogli, con dentro 800 euro. Il fratello, che si trovava in zona, è corso a soccorrere il venticinquenne: anche lui è stato pestato dai cinque, che hanno provato anche a portare via la bicicletta al primo aggredito.

Quando i balordi hanno capito che qualcuno aveva allertato la polizia, sono scappati via. Il ventiduenne, però, nella fuga ha perso un documento, tra l’altro sporco del sangue delle vittime. I poliziotti lo hanno recuperato: oltre alle generalità del ragazzo, già noto perché gravato da diversi precedenti penali, c’era anche un foglio dove era indicata la struttura dove era ospite.

Gli agenti, dopo aver subito trovato una fotografia del presunto aggresore, l’hanno subito diramata non solo ai colleghi delle Volanti, ma anche a quelli della Polfer, immaginando che il ventiduenne potesse andare verso la stazione, per prendere un treno e tornare a Reggio. Un’intuizione rivelatasi esatta: dopo poco, infatti, gli agenti della Polfer hanno individuato il giovane che stava per lasciare la città. È stato subito riconosciuto dalle vittime e sono così scattate le manette per rapina pluriaggravata continuata, in concorso con ignoti.

La polizia ha anche acquisito i video delle telecamere di sorveglianza, per individuare gli altri complici del ventiduenne, che su disposizione del pm di turno è stato portato in carcere.