Rave di Pasqua alla Stamoto, 400 occupanti escono e sfilano in corteo. Strade chiuse al traffico. I video della festa

Il party, dopo due giorni, si è interrotto. La polizia ha ‘indirizzato’ i collettivi verso via Larga per far disperdere l’assembramento, presenti una dozzina di camper. Bloccata via Mattei

Bologna, 31 marzo 2024 – Alla fine, dopo 48 ore di occupazione, gli abusivi che hanno invaso la Stamoto per il Rave di Pasqua sono usciti per sfilare in corteo lungo le vie della città. Senza più acqua, né cibo, allo stremo delle forze dopo due giorni di musica a tutto volume e sballo, hanno alzato bandiera bianca e hanno dismesso il party.

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Il corteo, qui su viale Lenin, si è spostato partendo da viale Felsina per raggiungere via Larga (Foto Schicchi)
Il corteo, qui su viale Lenin, si è spostato partendo da viale Felsina per raggiungere via Larga (Foto Schicchi)

La polizia, che era rimasta a pattugliare l’area militare abbandonata 24 ore su 24, per evitare che circa 350-400 occupanti puntassero dritto verso il centro ha preferito indirizzare la marea umana verso la zona di via Larga, nel tentativo di far disperdere l’assembramento. Chiuse al traffico viale Lenin e via Mattei, dove era presente un posto di blocco della polizia locale, con gli agenti intenti a gestire la situazione e ad amministrare il traffico.

Ai circa 250-300 che avevano invaso l’ex area militare di viale Felsina, si sono aggiunti un altro centinaio di partecipanti. Il corteo era così partito proprio dall’ex caserma per attraversare le vie a cavallo tra o quartieri Savena e San Donato-San Vitale. Sul posto i poliziotti del reparto mobile e della Digos a controllare il tutto.

I collettivi del party ‘Kamitaz’ avevano invitato tutti via social alla ‘Kamisteet’: “Siamo in partenza da Viale Felsina 20, raggiungeteci! Oggi usciamo tutti insieme in corteo dopo tre giorni in cui ci siamo ripresi lo spazio per esprimerci e socializzare in autogestione e libertà, per creare connessioni in luoghi liberati e autogestiti, sempre più rari in questo vuoto soffocante fatto di cemento, repressione e gentrificazione, che in nome del decoro e del profitto, sta trasformando le città che abitiamo in gabbie, vetrine per turisti e studenti ricchi”.

Scontenti i residenti, disturbati proprio nella sera di Pasqua da musica, caos, schiamazzi e il transito di almeno 10-15 camper e altri ‘carri’.

L’occupazione

All’interno, musica e sballo. Fuori, il cordone di agenti di polizia del reparto mobile a pattugliare l’area. Per 48 ore non si è fermato il rave-occupazione di Pasqua all’ex caserma Stamoto, come mostrano i video che raccontano della festa annunciata via social.

La polizia ha impiegato un centinaio di agenti in servizio 24 ore su 24 per controllare la situazione, evitare che altre persone si aggiungano al party e tenere sotto controllo qualsiasi tipo di emergenza. 

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La polizia continua a pattugliare l'ex caserma in viale Felsina (Foto Schicchi)
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I presenti all’occupazione dell’area militare dismessa erano circa 250: il via vai è iniziato venerdì sera, quando è scattata l’invasione e la mobilitazione del party ‘Kamitaz’ via Telegram e WhatsApp. Durante la notte, i residenti si erano accorti subito dell’intrusione, cominciando a sentire frastuono e forti rumori, come delle “esplosioni”: gli abusivi, infatti, hanno anche lanciato dei mobili dalle finestre per ‘sgombrare il campo’.

Nei momenti di clou, ieri, i presenti sono arrivati come detto a circa 250: molti meno che le migliaia di partecipanti annunciati sul web. Subito la polizia si è schierata tutto intorno all’area, creando anche dei posti di blocco tra le strade adiacenti, come via Castelmerlo. Per diverse ore è stato impiegato anche l’elicottero.

La scorsa notte sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno spento e domato alcuni piccoli roghi nell’area dell’ex Stamoto. Tutto è rimasto sotto controllo comunque e non sembrano esserci stati feriti. I quasi 20 capannoni del complesso, si ricorda, sono pericolanti e carichi di amianto ed eternit.

I festaioli hanno tentato in tutti i modi di raggiungere la festa: c’è chi si è fatto strada tra la vegetazione, chi ha trovato un pertugio nelle recinzioni del vecchio complesso abbandonato da anni, chi addirittura è arrivato ad attraversare i binari per evitare di incappare nella polizia. Anche da Ferrovie, infatti, avevano segnalato ritardi ai treni e disagi, mentre i convogli di passaggio suonavano e fischiavano agli avventori che tentano una disperata corsa al party.

Le indicazioni condivise via social dai partecipanti al rave party
Le indicazioni condivise via social dai partecipanti al rave party

In molti hanno diffuso via social le indicazioni e la ‘mappa’ su come arrivare indisturbati al rave, dove poter passare per evitare di essere visti e anche come raggiungere l’altra festa, quella autorizzata, tra i capannoni di via Mattei, dove da ieri sera è scattata un’altra tre giorni di musica a tutto volume. L’evento ‘Magnitudo’ ha attirato tante persone da fuori Bologna e anche gli occupanti dell’ex Stamoto hanno fatto la spola per raggiungere la serata, per poi tornare di nuovo all’ex caserma con le prime luci del mattino. 

Alcuni continuavano a entrare, insomma, altri ad uscire: nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, il perimetro della caserma sembra talmente grande da rendere difficile un monitoraggio costante. Una situazione complicata, come conferma la brutta aggressione avvenuta ieri mattina al bar ‘Spartacus’ di via Spartaco.

La reazione del centrodestra

Dura la reazione del centrodestra, da Fratelli d’Italia a Forza Italia, fino alla Lega, che hanno attaccato l’amministrazione accusandola di “non farsi carico della tutela del bene, come indicato dal Protocollo d’intesa” siglato con l’Agenzia del Demanio e il ministero della Difesa. Tra il Comune e Roma, infatti, è in corso un dialogo per riqualificare l’ex Stamoto dopo anni di abbandono e creare nell’area studentati, progetti di edilizia sociale e parcheggi per i residenti.

Il Protocollo d’intesa, siglato un anno fa, è valido 12 mesi e scadrà quindi tra aprile e maggio: avrebbe dovuto prevedere, tra le altre cose, di accompagnare il progetto di riqualificazione aprendo intanto la caserma a un uso temporaneo, in modo da restituirla ai bolognesi. Una riqualificazione che, guardando i video del rave party, sembhra ancora molto lontana.

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