Roberto Pieralli, 41 anni, medico del 118, presidente del sindacato Snami, è in corsa nella lista civica ’Elena Ugolini presidente’. Se eletto, quali saranno le sue priorità?
"La priorità numero uno è risistemare la sanità, riequilibrare tutti i rapporti delle cure primarie e dell’emergenza-urgenza, subito a seguire specialistica extra e intra ospedaliera che è un grande tema comune alle liste di attesa".
Che cosa ne pensa dei Cau?
"Sono un problema più che una soluzione, una sorta di terzo stato che così organizzato aumenta solo il caos. Credo che vadano riorganizzati: i Cau ospedalieri, ad esempio, devono essere veri e propri punti di primo intervento. Quelli, invece, territoriali, fuori dai nosocomi, devono essere collegati alle reti dei medici di famiglia e alla nuova organizzazione delle cure primarie".
C’è qualche altro tema al centro del suo programma?
"Vorrei mettere tutti i cittadini emiliano-romagnoli nella condizione di avere maggiori tutele in caso di perdita dell’autosufficienza. Oggi ci sono l’accompagnamento, gli assegni di cura etc... ma queste misure non bastano: è una giungla. Poi, in cima alla mia agenda c’è una legge sull’emergenza-urgenza (118 e pronto soccorso). Servono parametri fissi, non è possibile che ogni azienda sanitaria abbia un piano diverso".
Crede che il civismo, in un momento di disaffezione dalla politica, aiuti la politica?
"Su tanti aspetti politici conta molto la competenza. Destra e sinistra dicono che cosa si deve fare, ma spesso quando si arriva al ’come’ iniziano i problemi".
ros. carb.