
Palazzo d’Accursio presenta l’ecodistretto di edilizia sociale, vincitore del concorso
Un nuovo quartiere per l’edilizia residenziale sociale vedrà la luce nel comparto Bertalia-Lazzaretto. Il progetto che ha vinto il concorso di progettazione bandito dal Comune prevede la realizzazione di 117 alloggi oltre ad altri 119 alloggi riservati agli studenti, su un terreno interessato da cave di circa 11.000 metri quadrati di superficie utile.
A cavallo tra l’abitato storico di Pescarola e il nuovo insediamento di via Terracini, il nuovo ’ecodistretto’ è stato pensato dal team composto da Ati Project, A-fact architecture factory, Weber Architects e Parcnouveau. "È il progetto più sfidante e importante del Piano per l’abitare in termini di investimento e di intervento", dichiara la vicesindaca con delega alla Casa, Emily Clancy. Per la cronaca, questo Piano, che interviene sulla domanda di casa in città in diverse forme, prevede la realizzazione o messa a disposizione di 10mila alloggi nei prossimi 10 anni.
In tutto, gli edifici potranno ospitare 700 persone, di cui 180 studenti universitari a basso reddito e meritevoli, che saranno selezionati con un bando. "Guardiamo a quella fascia di persone, tanto in aumento nella nostra città – sottolinea Clancy –, che non è abbastanza fragile da accedere alla casa, ma tuttavia, pur avendo un reddito o una borsa di studio, non riesce ad accedere al mercato".
Invece, i piani terra dei palazzi in questione, per una superficie tra il 5 e il 10% del totale, saranno destinati ad attività commerciali e servizi. Il costo per la realizzazione della prima fase dell’opera, oggetto del concorso, è di 25 milioni di euro. La seconda fase costerà circa 30 milioni di euro. Secondo l’architetto Filippo Weber, il progetto ha seguito tre punti principali: "Ripristino degli equilibri degli ecosistemi, rete di attivazione sociale e mobilità sostenibile". Ci sarà una piazza centrale pensata come un ‘cortile urbano’ libero dal traffico e attorniata da portici. Lo spazio pubblico sarà più verde, quindi più permeabile e meno asfaltato. Poi, edifici con colori ispirati al centro storico, spazi pubblici polifunzionali e pannelli fotovoltaici.
Arthur Duquesne