REDAZIONE BOLOGNA

Studenti stranieri nelle classi. Solo cinque scuole su ventidue non chiedono la deroga al tetto

I dati relativi agli istituti comprensivi: tra i licei cittadini intendono superare il limite solamente in quattro . Tacconi (preside Ic 5): "Qui su 1.200 ragazzi delle medie, circa 500 non sono di nazionalità italiana" .

Sono in numero sempre maggiore gli studenti stranieri nelle classi delle scuole bolognesi (foto archivio)

Sono in numero sempre maggiore gli studenti stranieri nelle classi delle scuole bolognesi (foto archivio)

Sono pochi, per la precisione 5 su 22, gli istituti comprensivi cittadini che non chiedono la deroga del 30 per cento alla presenza di bambini stranieri tra i banchi di una stessa classe. Questo mentre nell’area metropolitana le deroghe fioccano. Situazione all’opposto per le superiori dove la deroga è stata chiesta sono dagli Iis Manfredi Tanari, Belluzzi Fioravanti, Rosa Luxemburg e Ipsas Aldrovandi Rubbiani e, in provincia, dagli Iis Giordano Bruno di Budrio, Keynes di Castel Maggiore, Malpighi di Crevalcore, Majorana di San Lazzaro e Montessori Da Vinci di Porretta. Sia ben chiaro sono studenti stranieri perché hanno passaporti colorati anche se la stragrande maggioranza di loro ha la esse più o meno sibilante perché nati o residenti sotto le Due Torri. Deroga del 30 per cento: a inventarla, nel 2010, fu l’allora ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, a suo dire, per evitare classi ghetto. Di fatto qui il tetto non ha mai funzionato e le scuole, grazie ai tanti passaporti da tutto il mondo, hanno dovuto chiedere, al Provveditorato, la deroga al tetto. A questo giro, ne sono esenti gli Ic 13 via dell’Angelo Custode, 17 via Graziani, 19 via D’Azeglio, 20 viale Dante e 21 via Laura Bassi Veratti. In termini assoluti, nello scorso anno scolastico, le deroghe sono state del 17% (891 classi su 5.246): 420 classi su 1.858 all’elementare, 145 su 519 alla materna, 191 su 1.115 alla media e 135 su 1.754 alle superiori. Guardando il report delle autorizzazioni elaborato dal Provveditorato, hanno ottenuto semaforo verde per materne, elementari e medie gli Ic 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 15, 18 e 22. Solo per elementari e medie, gli Ic4, 6, 14 e 16. Spostandoci sull’area metropolitana, a Granarolo la deroga riguarda solo l’elementare come a Pianoro, mentre a San Pietro in Casale, Malalbergo e ad Anzola dalla materna alla media. A Sala Bolognese e a Castenaso, solo la materna. Stranieri per passaporto, non per storie di vita ma che la scuola integra, tanto che si "sentono tutti cittadini italiani perché la scuola è una via potente di inclusione perché le famiglie si fidano di noi proprio in quanto istituzione".

Daniela Tacconi questo lo sa bene essendo la preside dell’Istituto comprensivo 5 di via Di Vincenzo alla Bolognina. I numeri: 1.200 ragazzini con una media del 40% di nazionalità non italiana. Con punte anche del 50%-60% in alcune classi delle elementari Acri e Federzoni. "Anche all’elementare Grosso le percentuali sono in salita", avverte Tacconi, affiancata dalla sua vice Cristina Dall’Occa. "Chi sceglie di insegnare qui lo fa perché ha una forte motivazione e una preparazione importante", premette la preside. "Qui il docente è al servizio di una comunità multiculturale, ne sa valutare le peculiarità nel rispetto reciproco, lavorando sulla condivisione". Didattica per piccoli gruppi, quasi cesellata sul singolo, per portare "tutti al successo formativo". E poi tanto impegno con le famiglie.

Giacomo Rizzi