Tampone rapido in farmacia prima di Natale: "A Bologna tutto esaurito"

Il racconto dei farmacisti: "Liste d’attesa lunghissime fino a fine anno, perché tanti vogliono farsi i test in vista delle feste in famiglia"

Tampone Covid rapido in farmacia

Tampone Covid rapido in farmacia

Bologna, 22 dicembre 2020 - Da farmacia a call center è questione dell’arrivo dei tamponi rapidi. È partito ieri, con un boom di richieste verso il centinaio di farmacie aderenti di Bologna e provincia, la campagna di screening regionale attraverso l’uso dei tamponi rapidi antigenici rivolta a scolari e studenti dai 0 ai 18 e i maggiorenni che frequentano la scuola superiore. La campagna lanciata dalla Regione è rivolta anche ai relativi genitori, sorelle e fratelli, altri familiari conviventi, studenti universitari che abbiano il medico curante in Emilia-Romagna e ai nonni anche se non conviventi.

"Ma è un assalto tale che ci hanno contattato anche zii e zie, personale universitario non docente – così il farmacista Michele Gatto della farmacia Ai Colli –. In mezza giornata abbiamo riempito una lista di attesa che arriva a fine anno, ci vorrebbe un centralinista. Ci aspettiamo però che dopo il 6 gennaio la situazione si regolarizzi".

La corsa al tampone, stando alle farmacie bolognesi, sarebbe infatti viziata "dalle festività – non ha dubbi Francesca Marré, titolare della farmacia Oberdan –. Partiamo oggi, ma fino al 4 gennaio siamo già pieni. C’è davvero grande fermento e sebbene lo scopo dell’indagine regionale sia un altro, gli studenti e i familiari colgono l’occasione soprattutto per avere la sicurezza di poter trascorrere le feste in serenità".

Con questo proposito Roberto Saporetti, studente universitario, fuori dalla Farmacia Irnerio spiega: "Sto cercando di fare il tampone rapido per poter andare a Rimini dai miei genitori senza correre rischi. Purtroppo ho saputo solo venerdì di quest’opportunità e quando ho iniziato a chiamare ho trovato liste d’attesa lunghissime. Sinceramente lo trovo un ottimo servizio, ma avrebbero dovuto attivarlo un po’ prima piuttosto che così a ridosso del Natale".

Sarà il periodo invernale, ma come la neve, le domande arrivano a valanga anche più in periferia, alla farmacia Due Madonne, dove Marco Donelli spiega: "Molti fuori target dell’indagine ci telefonano e siamo costretti a rifiutarli. Penso che una lista d’attesa che va già oltre Natale sia la più concreta prova di quanto queste iniziative sortiscano grande successo e adesione fra la cittadinanza, com’era successo per i test sierologici". Sì, perché nelle farmacie continua anche lo screening mediante sierologico rapido, come al Fossolo 2, dove "ci stiamo organizzando per portare avanti entrambe le campagne – così il farmacista Alberto Bonaga –. Ora chi aveva appuntamento per il sierologico può convertirlo in tampone rapido, ma riusciamo a testare fra le cinque e le sei persone al giorno, non teniamo il ritmo delle prenotazioni".

C’è poi anche chi ancora non è partito a causa di problemi tecnici, come la farmacia Santissima Annunziata. "Li abbiamo ordinati oggi (ieri ndr ), dopo che inizialmente non c’erano indicazioni precise sulla convenzione. Abbiamo preferito attendere e andare sul sicuro. Partiremo da mercoledì in collaborazione con la farmacia Zarri", così Greta Valbonesi della Santissima Annunziata.

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