REDAZIONE BOLOGNA

Tra degrado e bivacco. Il volto di via Stalingrado

Il sottopasso ferroviario al lato del Tecnopolo pieno di rifiuti e sporcizia. E all’interno delle ex officine Casaralta si introducono sbandati e vandali.

Tra degrado e bivacco. Il volto di via Stalingrado

Da una parte il Tecnopolo con Leonardo, il quarto computer più potente al mondo; dall’altra, invece, degrado, bivacco e delinquenza. A fare da spartiacque è il sottopasso della ferrovia che attraversa via Stalingrado e via Ferrarese, in stato di totale abbandono, stando alle condizioni igieniche in cui si trova il passaggio, che ora è transennato. Ma prima della chiusura, c’è chi ha fatto largo uso del sottopasso, accumulando sporcizia e avanzi di cibo: cartoni di pizza, lattine e bottiglie. E poi ancora indumenti, guanti monouso e vetri. Una discarica a cielo aperto, insomma, che è rimasta intatta nonostante l’arrivo delle transenne.

A pochi metri di distanza nel quartiere Navile si fotografano due immagini opposte, divise tra innovazione e abbandono, condizione nella quale si ritrovano i cittadini delle vie interne, traverse delle grandi Ferrarese e Stalingrado, che vedono distrutta anche la rete che delimita la ferrovia con la strada di via Otello Bonvicini. Anche in questo caso, tra l’erba e l’asfalto, compaiono bottiglie di vetro, sacchi di plastica e vestiti. Poco distanti, ci sono i cassonetti della spazzatura, non considerati da chi abbandona i rifiuti per terra, o spesso molto colmi di immondizia. Uno stato di degrado, che rimane silenziosamente indisturbato.

E poi ci sono le ex officine Casaralta, a meno di quattrocento metri dal sottopasso, che completano il quadro. Una struttura abbandonata solo all’apparenza, perché in tanti quotidianamente scavalcano i muretti ormai decadenti, perdendosi tra i capannoni. L’ex Casaralta diventa punto di ritrovo e piazza di spaccio per delinquenti e per molte persone che bivaccano lì dentro, probabilmente sbandati o tossicodipendenti, che abitano ciò che resta dell’edificio, vandalizzandolo.

A questi profili, si uniscono i giovanissimi, che curiosi vanno alla scoperta del luogo fantasma. Ne sono la prova un gruppo di ragazzi, che si arrampica in pieno giorno sulle transenne, le scavalca e si riunisce con altri all’interno. Uno dei tanti episodi di abbandono e di totale mancanza di regole e controlli, ai quali bisogna porre rimedio.

Mariateresa Mastromarino