Tram Bologna: centinaia di espropri per la Linea 2

Posti auto eliminati lungo il percorso: saranno recuperati in altre zone. Lisei e Sassone (FdI): "Pesanti conseguenze per residenti e commercianti"

Tram Bologna: il rendering del progetto

Tram Bologna: il rendering del progetto

Bologna, 24 gennaio 2021 - Il progetto della Linea 2 del tram (la ‘verde’, direttrice Corticella/Castel Maggiore) si porta dietro, come prevedibile, una lunga scia di espropri. In otto pagine fitte di numeri sono incolonnati oltre duecento punti interessati. Sono sparsi lungo i 7,3 chilometri del tracciato che dal terminal ‘Via dei Mille’ raggiunge a nord il capolinea ‘Corticella’, al confine con Castel Maggiore. Gli espropri previsti riguardano terreni di unità immobiliari private, aziende, società ed enti pubblici. Si va da piccole superfici fino ad aree da alcune migliaia di metri quadrati. Nel Quadro economico del progetto, la voce "acquisizioni aree o immobili e indennizzi" vale 2,5 milioni di euro.

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Un tema delicato – che interessa, in primo luogo, i residenti nelle zone attraversate dalla tranvia – è quello dei posti auto che si trovano lungo il percorso. "In linea generale – si legge nel Piano di fattibilità della Linea 2 – si è cercato, ove possibile, di mantenere le fasce di sosta oggi presenti lungo le strade attraversate".

Ma "ove possibile" non significa sempre. Poche righe dopo, infatti, si parla di "parcheggi necessariamente eliminati per consentire la realizzazione del percorso della tranvia". Anche se "si è cercato, ove possibile, di mantenere le fasce di sosta oggi presenti lungo le strade attraversate".

Nei casi in cui si dovranno eliminare posti auto, "sono state individuate delle aree da destinare a zone di sosta regolamentata". Si parla di 190 posti in via Bassanelli, di 330 al capolinea di Castel Maggiore, di un aumento di 174 posti in via Shakespeare, e di 80 posti sotto Piazza Unità, "compensazione dei posti persi in una zona ad alta densità abitativa". Le aree più penalizzate dal taglio di parcheggi sono via Ferrarese (-62 posti auto), via Mazza (-20), via Corticella (-49), via Bentini (-31) e via Byron (-29). I posti persi sono compensati in altre zone, e il saldo finale indicato nel progetto è positivo: +349. Certo, rispetto a oggi il rischio è che molti residenti saranno costretti a parcheggiare non proprio sotto casa.

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Anche per quanto riguarda il verde, il saldo fra alberi abbattuti e ripiantati è positivo: +428. Si specifica però che "laddove non è stato possibile mantenere le alberature esistenti, sono state individuate alcune aree verdi all’interno delle quali potranno anche essere ripiantate alcune delle alberature espiantate nelle aree limitrofe".

Il progetto di fattibilità della Linea 2 stima anche quale sarà l’utilizzo di questa tratta. Si calcolano "circa 9,5 milioni di passeggeri/anno". Si stima quindi che – sull’asse via Bentini- via di Corticella – l’entrata in servizio della Linea 2 porterà a una riduzione del flusso di auto private fra i 3.700 e i 4.500 veicoli al giorno.

Sul fronte politico, il progetto viene bocciato da Lega e FdI. Lucia Borgonzoni, senatrice del Carroccio, parla di "opera costosissima (oltre 730 milioni per le prime due delle quattro linee previste, ndr ), nata già vecchia, che non risolve i problemi di smog e di mobilità, e che prevede un’immensa quantità di espropri". Meglio sarebbe stato, afferma la leghista, "investire le centinaia di milioni necessari a realizzare il tram per aumentare il parco autobus a emissioni zero e il numero dei treni delle linee regionali".

Marco Lisei e Francesco Sassone (consiglieri regionale e comunale di Fratelli d’Italia), parlano di "un treno rumoroso, ingombrante, che paralizzarà il traffico". E accusano l’amministrazione comunale "di avere fatto una scelta unilaterale senza consultare la città. Ancora una volta quindi, la sinistra se n’è fregata della tanto decantata partecipazione. Di informazione vera, neppure l’ombra". "Non è accettabile – affermano Lisei e Sassone – raccontare che i parcheggi saranno di più, senza dire tutta la verità: saranno di più ma molto più lontani. Nelle zone in cui verranno eliminati ci saranno pesanti conseguenze".

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