Galeazzo Bignami, viceministro ai Trasporti di FdI, ieri dal palco della festa regionale del partito ha risposto a Matteo Lepore sui ristori del tram. "Non mi risulta che sia compito del governo rimediare ai danni causati da una cattiva organizzazione e programmazione dei cantieri ancor di più quando questi erano facilmente prevedibili e forze politiche come Fratelli d’Italia lo avevano detto come le associazioni di categoria a vario titolo interessate" dai cantieri, ha detto Bignami. Lepore aveva dichiarato che anche dal governo dovrebbero arrivare aiuti per le attività commerciali in difficoltà per il tram a Bologna, visto che è un’opera "di carattere nazionale". Attualmente, il Comune utilizza un bando per la ’concessione di contributi alle attività economiche’, rimborsi dopo una spesa da parte delle attività per riqualificare i propri negozi. Diverso il bando della Camera di commercio che uscirà il 18 settembre, con ristori in base alle perdite di fatturato. Il Comune invece già sconta del 50% Tari e tassa sulla pubblicità, al 100% la tassa sul suolo pubblico per chi ha il negozio ‘fronte-cantiere’.
All’attacco per FdI anche Francesco Sassone. "Le missive degi espropri sono incomprensibili e ora, oltre ai costi per i residenti per rivolgersi a tecnici ed avvocati per presentare delle controdeduzioni, si aggiungerà il deprezzamento degli immobili". D’accordo Alberto Zanni (Confabitare): "Proprietari immobiliari completamente dimenticati, Lepore preveda altri sgravi". Lo stesso Comune ha precisato che non salteranno passi carrai in in via Indipendenza con gli espropri del tram. In tutto per la Verde, al Navile, "verranno revocati e indennizzati solo tre passi carrai".