Un anno senza Mario Gandini Ma il centro studi è ancora al palo

Migration

Un anno senza Mario Gandini (nella foto di Fabio Fantuzzi dall’archivio comunale). Il 31 marzo dello scorso anno San Giovanni in Persiceto perdeva Gandini, persicetano doc, nato nel 1924, insegnante, preside, storico bibliotecario della biblioteca comunale ‘Giulio Cesare Croce’ e grande studioso di Raffaele Pettazzoni. Un gruppo di cittadini, sulla base dei molti fondi raccolti e curati da Mario Gandini e che si trovano in biblioteca, ha raccolto firme per istituire un ‘Centro di documentazione e ricerca Mario Gandini’ integrato alla biblioteca. Petizione che è stata poi inviata al Comune. L’amministrazione comunale ha già messo nel suo programma l’istituzione di questo centro studi, ma non è ancora dato sapere quando questo progetto vedrà la luce.

Lo scopo è quello di valorizzare il patrimonio documentale, rendendolo visibile e disponibile agli studiosi. Fin dal dopoguerra Gandini divenne soprattutto un punto di riferimento culturale per i cittadini di Persiceto e per tanti studiosi anche a livello internazionale. Colonna portante della biblioteca comunale, Gandini non se ne separò neppure dopo il pensionamento perché continuò a collaborare con il servizio. "Mi consola e mi onora – racconta il figlio, Joris Gandini – il ricordo e l’affetto dimostrato da moltissimi cittadini persicetani e dalle tante persone che hanno avuto occasione di conoscerlo e di collaborare con lui. Così come apprezzo le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale e da diversi cittadini per tenere vivo il ricordo di lui, della sua opera di preside e di studioso. Con lo scopo di mantenere attivi gli studi storici".

p. l. t.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro